Così le microplastiche che mangiamo ogni giorno stanno cambiando il nostro microbiota intestinale

Le conseguenze dei rifiuti di plastica sull'ambiente e sulla salute umana, animale e vegetale sono diventate una preoccupazione globale, e un nuovo studio ha indagato come queste siano in grado di alterare il nostro microbiota

Le microplastiche sono divenute un problema globale, non solo a livello ambientale ma anche di salute. Sono sempre di più gli studi che indagano su come queste nanoplastiche alterano il nostro organismo dall’interno.

In un recente studio pubblicato sulla rivista Microbial Biotechnology, i ricercatori hanno esplorato gli effetti sulla salute delle micro(nano)plastiche (MNP) e dei loro prodotti sul microbioma intestinale.

Le MNP sono state identificate nella maggior parte delle categorie di alimenti consumabili e persino nella materia fecale umana.

Pertanto, l’assunzione orale è la principale via di esposizione a questi scarti. Inoltre, il sistema gastrointestinale, in particolare l’intestino, interagisce regolarmente con queste particelle.

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L’impatto delle MNP sul microbiota intestinale

Negli ultimi due decenni, l’importanza delle relazioni tra microbioma intestinale e MNP è stata sempre più studiata. È importante sottolineare che il microbiota intestinale è considerato un “organo” esposto ad alterazioni ambientali e traumi.

Inoltre, le MNP possono penetrare direttamente nell’intestino e accumularsi al suo interno.

Gli studi hanno dimostrato che le nanoplastiche (NP) provocano un’infiammazione e una disbiosi più acute.

Un’altro studio, pubblicato sull’Environmental Science & Technology dell’American Chemical Society (ACS) aveva già scoperto che le persone che soffrono di malattie infiammatorie intestinali (IBD) hanno più microplastiche nelle feci rispetto alle persone che non ne soffrono.

microplastiche

©Applied Microbiology International

Quindi, il disturbo del microbioma intestinale causato dall’accumulo di queste nanoparticelle potrebbe portare a un aumento della disfunzione della barriera intestinale, della permeabilità intestinale e dell’immunotossicità.

I ricercatori hanno anche rivelato che i patogeni di queste microplastiche sono in grado di degradare l’integrità della barriera intestinale, consentendo a sostanze chimiche pro-infiammatorie, come il lipopolisaccaride batterico (LPS), di permeare e avviare danni anche in altri organi.

Secondo la ricerca le microplastiche rimangono legate allo strato di muco intestinale, causando infiammazione locale e danni alla barriera intestinale.

Nel complesso, i risultati dello studio hanno mostrato che le MNP hanno un impatto negativo sul microbiota intestinale dopo l’ingestione orale poiché facilitano lo sviluppo della disbiosi intestinale, andando a compromettere le funzioni metaboliche. Tuttavia, i suoi effetti a lungo termine sono ancora sconosciuti.

L’alterazione del microbiota intestinale può, quindi, essere un indicatore rilevante di tossicità da MNP.

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Fonte: Applied Microbology International

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