Metapneumovirus: cos’è, quali sono i sintomi e come distinguerlo dal normale raffreddore nei bambini

Il metapneumovirus fa parte della stessa famiglia del virus sinciziale, che nei bambini provoca l’infiammazione delle vie respiratorie inferiori. Scopriamo i sintomi, come si trasmette e come distinguerlo dal comune raffreddore

Il metapneumovirus può causare malattie delle vie respiratorie in persone di tutte le età, in particolare bambini piccoli, anziani e persone con un sistema immunitario indebolito.

Questo virus è stato letale per un bimbo di 7 anni, Andrew Velásquez originario di Oakland, in California, che è deceduto a causa delle gravi complicazioni dovute all’asma di cui soffriva.

Scopriamo cos’è il metapneumovirus, come si trasmette e quali sono i sintomi a cui prestare massima attenzione.

Leggi anche: Sono un pediatra e ti spiego quando è davvero necessario l’aerosol per curare la tosse dei bambini

Metapneumovirus: cos’è e come si trasmette

Il metapneumovirus è nello specifico un virus che, insieme al virus respiratorio sinciziale, causa malattie alle vie aeree inferiori nei bambini, ma può causare anche infezioni delle vie aeree superiori in individui adulti.

I suoi sintomi possono essere confusi con un comune raffreddore, e questo è qualcosa che può confondere i genitori.

L’infezione da metapneumovirus umano si trasmette molto facilmente attraverso goccioline di secrezioni respiratorie emesse nell’aria da persone contagiate, ma anche più semplicemente toccando superfici infette.

Metapneumovirus: sintomi

Il metapneumovirus è un virus a RNA che fa parte della più grande famiglia dei virus Paramyxoviridae. I sintomi che possono essere considerati come campanello d’allarme sono:

  • febbre alta
  • mialgia
  • rinorrea
  • dispnea
  • tachipnea
  • respiro sibilante.

Si inizia con l’influenza e i bambini che hanno problemi di asma cronica o sistema immunitario debole possono sviluppare polmonite e problemi respiratori gravi, per questo è bene controllare il modo in cui respirano poiché in caso di problemi significa che l’ossigeno non sta entrando nei polmoni.

Al momento non esiste un vaccino o una cura per l’infezione da metapneumovirus umano; quindi, in caso di contagio si procede con terapie antipiretiche, idratazione adeguata, e, nei casi più gravi, somministrazione di ossigeno.

Proprio per tale ragione, l’arma migliore contro la diffusione e il contagio è un’adeguata igiene personale, in modo da ridurre il rischio di entrare in contatto con il virus.

Metapneumovirus e raffreddore: come distinguerli

Il metapneumovirus è, quindi, più di un semplice raffreddore perché si tratta di un’infezione grave che può causare varie complicazioni nei soggetti più deboli.

Inizialmente, il metapneumovirus può essere confuso con il classico raffreddore ma c’è da dire che quest’ultimo è solitamente un’infezione virale non febbrile che può portare a una sintomatologia blanda a carico delle vie aeree superiori, come rinorrea, tosse e mal di gola.

Al contrario, invece, il metapneumovirus colpisce le vie respiratorie inferiori e può scatenare sintomi più preoccupanti dalla febbre alta all’aumento della frequenza respiratoria, fino al respiro sibilante.

Quindi, in caso di sintomi sospetti e l’aggravarsi della condizione è bene rivolgersi tempestivamente al pediatra.

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube 

Fonte: Humanitas

Ti potrebbe interessare:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram