Tutto quello che c'è da sapere sulla temuta meningite: i sintomi da non sottovalutare, come si trasmette e le terapie di cura e prevenzione della malattia
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Meningite, scopriamo quali sono i sintomi della malattia e quando è il caso di allarmarsi. La meningite può colpire soggetti di qualsiasi età, dai neonati agli anziani. È necessario saperla riconoscere per intervenire in tempo.
Il Ministero della Salute fornisce indicazioni molto precise per quanto riguarda la meningite e i suoi sintomi. È importante sapere che esistono diverse tipologie di meningite e causa differenti per questa malattia.
La meningite, ad esempio, può avere cause infettive, cioè essere provocata da virus o da batteri, ma esiste anche la meningite non infettiva, che può presentarsi per via di farmaci o di neoplasie.
Cos’è la meningite
La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. Queste membrane sono chiamate meningi. Purtroppo in alcuni casi la meningite può avere complicazioni molto gravi e provocare la morte.
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Meningite, le diverse tipologie
La meningite si suddivide in diverse tipologie a seconda della causa scatenante che può essere virale, batterica e non solo. Ecco le tipologie di meningite principali.
Meningite virale: la meningite virale, detta anche meningite asettica, è la forma più comune di meningite, di solito non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di 7-10 giorni. Gli agenti virali i più comuni sono l’herpesvirus, l’enterovirus, il virus dell’influenza.
Meningite batterica: la meningite batterica è più rara e molto più grave rispetto alla meningite virale perché può provocare la morte. La meningite batterica è causata da diversi agenti dei quali il più temuto è il meningococco (Neisseria meningitidis). In Italia e in Europa troviamo casi di meningite batterica causati soprattutto da meningococco B e da meningococco C.
Meningite fungina: la meningite da funghi o miceti si manifesta soprattutto in persone con deficit della risposta immunitaria e può rappresentare un pericolo per la vita.
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Meningite, i sintomi
I primi sintomi della meningite possono essere aspecifici:
- Sonnolenza
- Cefalea
- Inappetenza
Dopo 2 o 3 giorni i sintomi peggiorano e compaiono:
- Nausea
- Vomito
- Febbre
- Pallore
- Fotosensibilità
Sono segni tipici della meningite:
- Rigidità della nuca
- Rigidità all’estensione della gamba
Sintomi nei neonati, oltre a quelli già citati che però possono essere meno evidenti:
- Pianto continuo
- Irritabilità
- Sonnolenza
- Scarso appetito
- Ingrossamento della testa (soprattutto nel punto della fontanella)
Nella meningite fulminante (meningite molto grave):
- I sintomi tipici della meningite peggiorano in poche ore
- Compaiono macchie rossastre o violacee a causa di micro-emorragie dei vasi
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Meningite, come si trasmette
La meningite si trasmette da una persona all’altra per via respiratoria. Goccioline di saliva e secrezioni nasali che si disperdono con tosse, starnuti e mentre si parla possono diventare un veicolo di trasmissione della meningite. Bisogna trovarsi in ambienti affollati o a lungo e stretto contatto con una persona infetta. Entrare in contatto con agenti che possono causare la meningite, come il meningococco, non porta però necessariamente ad ammalarsi. Si può infatti diventare dei portatori sani: i microrganismi rimangono nel corpo ma la meningite non si sviluppa.
Meningite, quando allarmarsi
Secondo il Ministero della Salute la diagnosi precoce è fondamentale in caso di meningite. Soprattutto quando si tratta di meningite batterica si rischia di essere davvero in bilico tra la vita e la morte. Dunque appena si presenta un sintomo sospetto, ad esempio una febbre molto alta improvvisa, il consiglio è di rivolgersi al medico che potrà decidere per un ricovero in ospedale. Per verificare la presenza della meningite l’esame più importante è l’analisi del liquido spinale con puntura lombare. Attenzione soprattutto alla febbre alta, alla nausea e alla rigidità del collo e nell’estensione delle gambe.
Meningite, come si cura
È fondamentale agire subito. Nel caso della meningite batterica si interviene con gli antibiotici. Per la meningite virale, invece, gli antibiotici non sono adatti, ma in questo caso la malattia è meno grave, di solito si risolve nel giro di una settimana e sarà il medico ad indicare come intervenire nel modo più opportuno per supportare la guarigione del paziente.
Meningite, prevenzione e vaccinazione
Il Ministero della Salute indica la vaccinazione come forma di prevenzione della meningite. Da una regione all’altra però possono essere presenti delle variazioni. Di solito queste vaccinazioni sono gratuite e rientrano negli interventi di vaccinazione dei bambini piccoli (o degli adolescenti nel caso della vaccinazione quadrivalente).
- Vaccinazione contro Haemophilus Influenzae B
- Vaccinazione contro Streptococcus pneumoniae
- Vaccinazione contro Neisseria meningitidis C
- Vaccinazione contro Neisseria meningitidis B
- Vaccinazione quadrivalente contro il meningococco A-C-Y-W135
La Toscana ha pubblicato un’infografica sui casi di meningite nella regione nel 2016.
Leggi qui le linee guida sulla meningite del Ministero della Salute.
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