Smog: pericoloso non solo per polmoni e cuore ma anche per la memoria. Secondo un nuovo studio chi vive in zone più inquinate rischia di più il declino cognitivo
Che vivere a contatto con lo smog possa comportare alla lunga gravi rischi per la salute è cosa ormai risaputa, ma le ricerche in merito continuano e fanno emergere sempre nuovi particolari. Lo smog sembrerebbe essere particolarmente pericoloso anche per la memoria.
Lo studio, condotto dall’University of Southern California (Los Angeles) e pubblicato su The Journals of Gerontoloy Series, ha preso come campione 780 persone con più di 55 anni. A tutti i partecipanti è stato somministrato un test per valutare le funzioni cognitive. I risultati sono poi stati confrontati con il tasso di inquinamento atmosferico del luogo in cui risiedevano i volontari.
Si è potuto notare così che una concentrazione di smog più elevata rende il cervello meno efficiente, in particolare per quanto riguarda la memoria, e accelera il declino cognitivo che si evidenzierà poi con più forza nell’età anziana. Diversi partecipanti allo studio, infatti, vivevano in quartieri dove le polveri sottili (particelle di diametro fino a PM 2,5) erano 13,8 microgrammi per metro cubo d’aria, dunque più alte del tetto massimo stabilito negli Stati Uniti di 12 microgrammi.
Jennifer Ailshire, autrice principale dello studio,è convinta che basterebbe abbassare il tasso di smog nelle città per ridurre il declino cognitivo degli anziani: “Questi risultati sottolineano la necessita’ di politiche contro l’inquinamento atmosferico“.
Francesca Biagioli
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