Melanoma: l’aloe vera cura davvero il cancro della pelle?

L'aloe vera è veramente efficace contro il melanoma? Vediamo insieme cosa ci dicono i vari studi oncologici sulle presunte proprietà anti-tumorali della pianta.

L’aloe vera è una pianta molto comune in Italia, con un aspetto che la fa sembrare simile ad un cactus quando in realtà è molto più biologicamente vicina all’aglio e alla cipolla. Gli effetti curativi della pianta sono conosciuti fin dall’antichità, quando veniva utilizzata come rimedio per piccoli problemi della pelle, come ferite lievi o bruciature, ma nel tempo è stata utilizzata anche come antibatterico e lassativo. (Leggi anche: Aloe vera, come coltivarla in casa per avere succo e gel sempre a disposizione)

Dall’aloe vera si ottengono alcuni prodotti derivati, tra cui il gel contenuto nella parte centrale della foglia, che vengono utilizzati in molte preparazioni cosmetiche e la loro applicazione sulla pelle è stata dimostrata essere sicura, soprattutto per curare ustioni e ferite non gravi. La somministrazione di aloe vera per bocca o per iniezione è invece molto pericolosa. Nei primi decenni dello scorso secolo, erano state avanzate teorie sulla presunta efficacia della pianta nella cura del cancro, tuttavia numero studi scientifici hanno dimostrato come l’aloe vera non è una terapia anti-tumorale, neanche contro il melanoma. Vediamo il perché.

I risultati della ricerca oncologica

È importante evidenziare che non c’è alcuna dimostrazione scientifica sull’efficacia dell’aloe vera nella cura dei tumori, tra cui il melanoma. Infatti, alcuni effetti benefici delle sostanze presenti nella aloe vera sono stati evidenziati solo su cellule isolate e su animali e i dati finora raccolti non dimostrano l’efficacia di queste sostanze nelle terapie umane.

Vi sono anche risultati contradditori per quanto riguarda la capacità dell’aloe vera e dei suoi derivati di eliminare o ridurre gli effetti collaterali dei trattamenti oncologici, come chemioterapia o radioterapia. Ad esempio, secondo uno studio del 2019 pubblicato sulla rivista scientifica Complementary Therapies in Clinical Practice, l’aloe vera sembra non essere efficace contro gli effetti collaterali della radioterapia usata nel trattamento del tumore del seno, tuttavia sembrerebbe portare benefici nel caso dell’infiammazione acuta della mucosa del retto (proctite) che si può presentare dopo alte dosi di radiazioni. Uno studio del 2021 pubblicato su Clinica Oral Investigations sembra invece avere confermato l’efficacia dell’aloe vera nella prevenzione della mucosite, un problema della bocca piuttosto comune per chi si sottopone a chemioterapia.

Inoltre, i principi attivi contenuti nell’aloe vera possono portare allo sviluppo di disturbi molto fastidiosi, tra cui diarrea, dolore addominale, nausea e vomito provocati soprattutto dalla presenza di antrachinoni, molecole con potente azione lassativa. Devono prestare molta attenzione anche chi sta assumendo farmaci o altri supplementi a base di erbe, perché i derivati dell’aloe vera interferiscano con altri principi attivi causando per esempio problemi alla coagulazione del sangue. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) di Lione ricorda che l’estratto di foglia intera di Aloe vera ha un effetto cancerogeno sugli animali e lo classifica anche nel gruppo 2B, ovvero un possibile cancerogeno per l’uomo.

In conclusione, non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino l’efficacia dell’aloe vera nell’uomo. È consigliabile evitare l’uso dell’aloe vera e di numerose altre piante medicinali durante la gravidanza. In caso di tumore, compreso il melanoma, bisogna rivolgersi unicamente allo specialista oncologo, al fine di eseguire tutti gli accertamenti e selezionare gli opportuni trattamenti antitumorali. Sospendere le terapie prescritte dall’oncologo e assumere al loro posto derivati dell’aloe vera può essere una decisione molto pericolosa per la salute.

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Fonte: Fondazione AIRC

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