La meditazione aiuta a ridurre il dolore fisico

Sconfiggere il dolore fisico senza farmaci e in modo assolutamente naturale? Con la meditazione si può! Secondo una ricerca del Wake Forest Baptist Medical Center del North Carolina (Usa), pubblicata sul Journal of Neuroscience di questo mese, la meditazione – oltre a produrre effetti benefici sulla mente e sul corpo, riducendo lo stress e le tensioni della routine quotidiana – contribuisce ad affievolire le sensazioni di dolore fisico.

Sconfiggere il dolore fisico senza farmaci e in modo assolutamente naturale? Con la meditazione si può! Secondo una ricerca del Wake Forest Baptist Medical Center del North Carolina (Usa), pubblicata sul Journal of Neuroscience di questo mese, la meditazione – oltre a produrre effetti benefici sulla mente e sul corpo, riducendo lo stress e le tensioni della routine quotidiana – contribuisce ad affievolire le sensazioni di dolore fisico.

Come? Con semplici esercizi! Grazie ad alcune tecniche di rilassamento e concentrazione infatti, il nostro corpo può arrivare a percepire il dolore in modo più attenuato, proprio come quando si assumono dei farmaci antinfiammatori. E a volte ha risultati anche migliori rispetto a quelli che si ottengono con i medicinali.

I ricercatori americani hanno effettuato un test su 15 volontari, che non avevano mai avuto esperienze di meditazione. I soggetti testati sono prima stati sottoposti ad un’induzione di dolore attraverso una sonda termica di 50 gradi e poi costantemente monitorati grazie alla risonanza magnetica.

Una volta raggiunta la piena fase di dolore, i soggetti testati hanno seguito 4 lezioni di meditazione da 20 minuti l’una, durante le quali hanno praticato tecniche di concentrazione focalizzata su pensieri, emozioni, situazioni e respiro.

Come è andata a finire?
Dopo il breve corso di meditazione, il dolore dei 15 volontari è diminuito dall’11% al 91%. Insomma, in alcuni casi il dolore è quasi praticamente scomparso senza ricorrere ai classici medicinali.

Ad evidenziare il cambiamento di percezione del dolore è la corteccia somatosensiorale, che prima della meditazione era in piena attività, mentre dopo ha subito un’evidente riduzione.

Una delle ragioni per cui la meditazione può essere stata così efficace nel bloccare il dolore – ha detto Fadel Zeidan, autore principale dello studio – è che non ha funzionato in un solo luogo nel cervello, ma ha invece ridotto il dolore a più livelli di elaborazione“.

Insomma, prima di imbottirci di farmaci….meditate gente, meditate…!

Verdiana Amorosi

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Per l’abstract della ricerca clicca qui

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