Ingoiare un mattoncino Lego può non essere così pericoloso: nel 2018 sei scienziati avevano ingoiato dei mattoncini Lego per verificare se e quando questi si ritrovavano intatti nelle feci. I risultati miravano a tranquillizzare i genitori, e ora sono più attuali che mai, vista la sempre crescente diffusione dei mattoncini anche tra i più piccoli
Proprio tranquilli non possiamo stare ma ingoiare un mattoncino Lego potrebbe non essere così pericoloso da richiedere un intervento chirurgico: lo dimostra un esperimento del 2018 condotto da sei scienziati che hanno ingoiato una testa di Lego minifigure per verificare se e quando questa veniva espulsa nelle feci. E i risultati sono stati moderatamente rassicuranti.
L’esperimento è stato condotto dai volontari che innanzitutto non avevano subito in precedenza alcun intervento chirurgico gastrointestinale, erano in grado di ingerire oggetti estranei e non avevano un’incontrollabile avversione alla ricerca attraverso la materia fecale.
E per essere sicuri che le analisi fossero corrette, i ricercatori hanno stabilito le normali abitudini intestinali dei partecipanti utilizzando il punteggio SHAT (‘Stool Hardness and Transit’), calcolato sulla base di durezza e tempo di transito delle feci, confrontato poi con quello dopo l’ingestione della testa di Lego.
I risultati hanno dimostrato che è necessaria una media di 1,71 giorni perché il mattoncino venga espulso dal corpo, con un punteggio FART ‘Found and Retrieved Time’ variabile tra 1,14 e 3,04 giorni.
In realtà però, i ricercatori hanno osservato come il tempo di transito nell’intestino di un bambino possa essere molto diverso da quello di un adulto, ma non ci sono molti precedenti in letteratura a riguardo. Ma è probabile che un bambino veda il mattoncino (e ne sia “interessato”) molto prima di un adulto.
Nonostante questo, i ricercatori miravano a fornire una rassicurazione per i genitori preoccupati che i Lego smarriti fossero stati inghiottiti dai loro figli.
Questo studio internazionale e multicentrico ritiene probabile che piccoli oggetti, come quelli ingeriti dai bambini, passino senza complicazioni in 1-3 giorni – concludono infatti gli autori – Questo dovrebbe rassicurare i genitori
La questione resta comunque controversa: difficilmente gli adulti possono essere davvero tranquilli alle prese con bambini imprevedibili. Ma la ricerca può costituire un tassello in più nella conoscenza dei meccanismi del nostro organismo.
Il lavoro è stato pubblicato sul Journal of Paediatrics and Child Health.
Fonte: Journal of Paediatrics and Child Health
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