Una nuova ricerca ha rivelato che mangiare l’uva può aiutare ad abbassare il rischio di sviluppare la demenza più in là negli anni, poiché questo frutto è ricco di antiossidanti in grado di modificare l’espressione genica
Secondo un nuovo studio, mangiare uva può ridurre le possibilità di sviluppare demenza più avanti nella vita.
La scoperta, che è arrivata come parte di una serie di studi pubblicati sulla rivista Foods, conferma ancora una volta l’impatto positivo che ha la frutta sulla nostra salute.
Secondo i ricercatori, questo frutto è particolarmente benefico soprattutto per coloro consumano cibi ricchi di grassi, poiché potenziano i batteri intestinali sani e abbassano i livelli di colesterolo.
L’uva è anche ricca di antiossidanti noti per migliorare la salute, e prevenire malattie come il cancro.
Gli antiossidanti difendono le cellule dai danni causati dai radicali liberi sia all’interno del corpo, ad esempio in caso di infiammazione, sia all’esterno, causati da inquinamento, raggi UV o fumo di sigaretta.
Il team di ricercatori ha scoperto che gli antiossidanti nell’uva possono proteggere il cervello dallo sviluppo della demenza, perché migliora la funzione dei neuroni o delle cellule nervose.
A sostenere questi risultati vi è un secondo studio, condotto dai ricercatori della Western New England University, che ha rivelato che mangiare uva può ridurre anche il rischio di sviluppare la steatosi epatica, una condizione causata dall’accumulo di grasso in eccesso nel fegato, e aumentare l’aspettativa di vita di altri cinque anni.
Dai dati raccolti, quindi, i ricercatori hanno affermato che l’uva cambia effettivamente l’espressione dei geni, così come l’esercizio fisico, lo stress, il sonno e la meditazione.
Quindi, per prevenire il rischio di demenza occorre cambiare l’espressione genica, proprio come è stato osservato fare l’uva quando aggiunta alla dieta.
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Fonte: MDPI
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