Mal di testa? Forse non sai che il bruxismo ne è una delle cause più frequenti ma meno conosciute

Il bruxismo è un disturbo del sonno che rientra tra le cause più comuni della cefalea. Scopriamo di che si tratta e come prevenirlo

Se al mattino vi capita di svegliarvi in preda ad un fastidioso mal di testa, è probabile che soffriate di bruxismo. Si tratta di uno dei disturbi più comuni del sonno, che interessa sia gli adulti che i bambini. In pratica consiste nel digrignare i denti involontariamente, sfregando l’arcata superiore contro quella inferiore o stringendo con vigore le mascelle. Questa condizione, ignorata da molti, si verifica prevalentemente nelle ore notturne e può provocare vari problemi, tra cui dolore alla mandibola e usura dei denti.

Chi convive con il bruxismo spesso soffre anche di cefalea muscolo-tensiva, che può durare un bel po’ e diventare parecchio opprimente. La sensazione più comune è quella di sentirsi un “cerchio alla testa”: il dolore infatti si avverte in entrambi i lati e talvolta si irradia anche fino al collo alle spalle. Ma da cosa ha origine il bruxismo e come prevenirlo? Proviamo a fare un po’ di chiarezza.

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Le cause del bruxismo

Ma quali sono le cause di questo disturbo? In realtà è difficile individuarne l’origine. Da alcuni studi scientifici sono emersi diversi numerosi fattori, che possono provocare il bruxismo. Tra questi troviamo l’ansia, lo stress, disagi psicologici, disturbi del sonno, un disallineamento delle arcate dentarie e, in alcuni casi, può essere anche risposta muscolare a malattia neurodegenerativa. Inoltre, il tabagismo, l’abuso di alcolici e di caffeina e l’uso di droghe possono portare all’insorgenza del fenomeno.

Molto spesso a soffrirne sono soprattutto i più piccoli. Il disturbo, infatti, interessa circa tre bambini (in età scolare) su dieci. Ma in questo caso non bisogna allarmarsi perché solitamente il bruxismo scompare in maniera spontanea con la crescita, dopo la caduta dei denti da latte. 

Diagnosi del bruxismo

Non sempre chi soffre di bruxismo ne è consapevole perché quando si digrignano i denti durante il sonno non si è coscienti. Ma per avere una diagnosi può essere sufficiente una visita dal dentista, che ispezionerà la salute dei denti verificando l’eventuale presenza di usura, lesioni e la sensibilità dei muscoli mascellari. Nel caso in cui fosse necessario, il dentista può richiedere al paziente altri esami, come la radiografia ortopanoramica (per capire se vi sono problemi nell’allineamento delle arcate dentarie) e la polisonnografia (un esame specialistico che consente di diagnosticare disturbi del sonno di origine respiratoria e neurologica

Trattamento e prevenzione 

Come risolvere il problema del bruxismo? Nella maggior parte dei casi il disturbo può essere eliminato gradualmente grazie all’uso di un bite, un paradenti che va indossato durante la notte per evitare lo sfregamento dei denti. Talvolta può essere necessario ricorrere a cure dentali, per correggere la malocclusione e riallineare la mandibola. Ci si può rivolgere, ad esempio, ad un osteopata esperto. Inoltre, in presenza di stati ansiosi, si rivelano efficaci le tecniche di rilassamento per combattere lo stress. Anche la psicoterapia può essere davvero preziosa per quei soggetti che soffrono di ansia.

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Fonte: GVM Care & Research/Ospedale Bambino Gesù

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