Il luppolo (Humulus lupulus) non viene utilizzato soltanto per la produzione della birra, lo sapevate? Il luppolo è una pianta che produce fiori riuniti in pannocchie. Preferisce ambienti freschi e terreni fertili.
Il luppolo (Humulus lupulus) non viene utilizzato soltanto per la produzione della birra, lo sapevate? Il luppolo è una pianta che produce fiori riuniti in pannocchie. Preferisce ambienti freschi e terreni fertili.
Si tratta di una pianta che cresce spontaneamente lungo i corsi d’acqua e ai margini dei boschi, sia in pianura che verso le montagne. Naturalmente il luppolo può essere anche coltivato e in Italia sono già presenti delle coltivazioni di luppolo che seguono i metodi dell’agricoltura biologica.
L’utilizzo più comune del luppolo riguarda la produzione della birra. Qui il luppolo ha il compito di conferire alla bevanda il suo tipico sapore amaro e il suo caratteristico aroma. Nel processo di produzione della birra si utilizzano i fiori femminili del luppolo. Nella birra il luppolo fa anche da conservante naturale, grazie alle sue proprietà antibatteriche. È utile anche nella chiarificazione della birra e nella tenuta della schiuma.
Nella tradizione alimentare di alcune regioni italiane si raccolgono gli apici della pianta del luppolo selvatico, che vengono utilizzati in cucina come se fossero degli asparagi selvatici. Vengono lessati o saltati in padella e poi utilizzati per preparare risotti, frittate e minestre.
In erboristeria l’utilizzo del luppolo riguarda soprattutto le sue proprietà sedative. In fitoterapia il luppolo è noto come mite sonnifero. In particolare viene utilizzata la polvere resinosa delle iiorescenze femminili del luppolo, per via del suo contenuto di luppolina.
Oltre che come calmante e sedativo, il luppolo viene utilizzato come rimedio naturale per via delle sue proprietà digestive. Stimola la produzione di succhi gastrici e come rimedio è considerato utile per la gastrite, soprattutto quando si tratta di gastrite di origine nervosa. Inoltre il luppolo è un rimedio naturale che stimola l’appetito.
Tra i principi attivi presenti nel luppolo che sono interessanti ad uso erboristico troviamo: resina, olio essenziale, alcoli monoterpenici, principio amaro, flavonoidi, antociani, sostanze ormonosimili di tipo estrogeno, oltre 150 sostanze aromatiche.
I fitoestrogeni presenti nel luppolo potrebbero risultare utili per le donne nell’alleviare i disturbi della premenopausa e della menopausa.
I prodotti a base di luppolo sono disponibili nelle farmacie e nelle erboristerie. Eventualmente se non presenti nei negozi possono essere ordinati. È comunque davvero opportuno rivolgersi al farmacista e all’erborista per comprendere come utilizzare il luppolo sotto forma di rimedio naturale e in quali modalità assumere i rimedi associati a questo tipo di pianta.
Ad esempio, il luppolo viene utilizzato tra le piante officinali adatte alla preparazione di tisane rilassanti, utili per favorire il sonno in chi fatica ad addormentarsi. Altri rimedi erboristici prevedono l’utilizzo della tintura madre di luppolo. In particolare la tisana al luppolo è raccomandata in caso di insonnia, di agitazione e di dissenteria nervosa. La luppolina ed altre sostanze presenti nel luppolo agiscono come sedativi del sistema nervoso.
Vi avevamo indicato il luppolo tra gli ingredienti adatti a preparare tisane rilassanti per contrastare l’insonnia e per ridurre lo stress. In particolare, la tisana al luppolo è utile per i disturbi digestivi e in caso di inappetenza, oltre che per disturbi allo stomaco e al fegato. Nella preparazione delle tisane il luppolo talvolta viene abbinato alla camomilla o alla melissa.
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Marta Albè
Fonte foto: Anima Biologica
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