Lo studente morto sul treno per un boccone di traverso ci ricorda l’importanza della manovra di Heimlich

Troppo spesso, ahinoi, c’è qualcuno che trova la morte a causa di un boccone andato di traverso. Eppure ci sono manovre ad hoc che potrebbero salvare la vita. Sono le cosiddette manovre “di disostruzione” che però non le conosce nessuno. E se diventassero “materia” di studio a scuola?

Stava mangiando a bordo di un treno quando un boccone gli è andato di traverso. Così un giovane 19enne in gita scolastica è morto, con attorno i suoi amici che non sapevano cosa fare mentre soffocava.

Prima la tosse, poi la totale perdita di fiato e poi l’arrivo inutile di un’auto medica. Troppo tardi: nello sgomento generale, il ragazzo aveva già smesso di respirare ed è morto all’interno del vagone. Gli altri passeggeri hanno cercato di soccorrerlo, ma i tentativi di rianimazione sono stati vani.

Leggi anche: Abbandona la Dad per salvare bimbo di 3 anni che sta soffocando. Impariamo la manovra di Heimlich!

Ma se già solo una persona avesse saputo esattamente cosa fare? Già, se solo una…

Come fare per evitare la tragedia? Conoscere le manovre di disostruzione è senza dubbio il primo passo. Ma non soltanto noi nel nostro ambito domestico, anche a scuola, dove dovrebbero essere insegnate le manovre di Heimlich.

Qui, infatti, in ambito scolastico, l’insegnamento delle manovre dovrebbe essere obbligatorio, anche e soprattutto per quelle fasce di popolazione che lavorano con i bambini: personale docente in primis.

Allo stato attuale, invece, apprendere le tecniche utili ad evitare il soffocamento significa soltanto frequentare qualche corso privato, ma per una pura scelta personale.

QUI vi spieghiamo per filo e per segno come disostruire le vie aeree attraverso dei video, ma, se non l’avete ancora fatto, segnatevi anche la partecipazione a un corso di disostruzione.

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook