Un nuovo studio ha valutato il rischio di osteoporosi legato all'esposizione di particelle PM2.5 provenienti dal traffico
L’esposizione quotidiana all’inquinamento dell’aria influenza la salute delle ossa e aumenta il rischio di osteoporosi.
È quanto emerge da uno studio appena pubblicato sulla rivista medica Jama Network e portato avanti dai ricercatori del ISGlobal (Instituto de Salud Global de Barcelona).
I ricercatori hanno valutato per un periodo di tre anni le conseguenze dell’esposizione all’inquinamento sulla salute delle ossa di 3.717 persone di età compresa tra i 34 e i 37 anni e residenti nel sud dell’India, uno dei paesi con la peggiore qualità dell’aria al mondo.
Lo studio ha mostrato che l’inquinamento atmosferico è in grado di aumentare lo stress ossidativo e l’infiammazione dell’organismo, con conseguenze anche sulle ossa.
L’inalazione di particelle di PM2.5 ha effetto sul contenuto minerale delle ossa e sui livelli di vitamina D e diminuisce la densità ossea: con l’aumento di cavità all’interno delle ossa, queste diventano più porose e più soggette a fratture.
Le particelle di PM2.5 sono molto piccole e capaci di raggiungere qualsiasi distretto del nostro organismo. Non stupisce quindi che la loro inalazione riesca a colpire anche le ossa, oltre ad avere effetti negativi sul sistema cardiovascolare, sull’apparato respiratorio, sul cervello e su tutti gli altri organi.
Poiché lo studio è stato effettuato sulla popolazione indiana, e dato che la massa ossea dipende anche da altri fattori, tra cui quelli genetici, sono necessarie ulteriori ricerche che coinvolgano partecipanti di altre zone del mondo per capire se l’effetto dell’inquinamento atmosferico è il medesimo per tutte le etnie.
In Italia, ad esempio, secondo il Ministero della Salute l’osteoporosi colpisce circa 5 milioni di persone, per la maggior parte donne in post menopausa. Le fratture causate dalla fragilità per osteoporosi hanno rilevanti conseguenze, sia per quanto riguarda la mortalità che la disabilità motoria e comportano costi sanitari e sociali molto elevati.
Per mantenere le ossa in salute e prevenire l’osteoporosi, viene consigliato di seguire una dieta equilibrata e uno stile di vita sano e attivo.
Se anche nella popolazione europea l’inquinamento dimostrasse di avere un ruolo nello sviluppo della malattia, si potrebbero adottare misure preventive in questo senso.
Riuscire a valutare i rischi dell’inquinamento sulla salute umana è importante per definire i livelli massimi di esposizione consentiti e applicare politiche volte a ridurre le particelle più pericolose.
Ad esempio, circa il 50% delle particelle che misurano meno di 2,5 micron provengono dal traffico su strada, dunque per prevenire effetti negativi sulla salute occorrerebbe per prima cosa ridurre l’uso di veicoli inquinanti.
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