Lenti a contatto: 7 cose da sapere prima di utilizzarle

Dai controlli periodici, alle pulizia scrupolosa, alle modalità di utilizzo non eccessivo: le 7 cose che bisogna sapere sulle lenti a contatto

Morbide, rigide, mensili o annuali, le lenti a contatto sono senza dubbio pratiche da indossare e decisamente meno ingombranti degli occhiali. È per questo che sempre più persone vi ricorrono per correggere difetti della vista. Molti non conoscono, però, i rischi in cui si può incappare se se ne fa un uso scorretto.

Ci sono, infatti, delle informazioni che tutti coloro che indossano lenti a contatto dovrebbero conoscere e indicazioni precise da seguire.

Ci sono, infatti, delle informazioni che tutti coloro che indossano lenti a contatto dovrebbero conoscere e indicazioni precise da seguire.

Molte persone iniziano a mettere le lenti a contatto senza fare visite oculistiche o esami specifici preliminari, magari acquistando quelle giornaliere su internet o nei negozi di ottica – dice Alberto Bellone, oculista di Torino specializzato in chirurgia refrattiva e terapia conservativa del cheratocono (microchirurgia oculare) -. La prima cosa da fare è sottoporsi a una visita di controllo preliminare da un oculista, per verificare di avere le caratteristiche giuste per farlo e per escludere la presenza di alcune patologie. Portare le lenti a contatto senza sapere nulla della propria cornea e del proprio occhio può portare al non riconoscimento di patologie pre-esistenti e fondamentale è sottoporsi a controlli periodici“. E non solo: i controlli devono essere periodici, le pulizia scrupolosa e l’utilizzo non eccessivo.

Ecco le 7 cose che bisogna sapere sulle lenti a contatto:

1) Fare delle visite oculistiche.

Prima di mettere le lenti a contatto bisogna recarsi da un oculista a fare un controllo per verificare di avere le caratteristiche adatte e per escludere patologie. È necessario eseguire visite di controllo una volta l’anno.

Sottoporsi a esami.

È necessario sottoporsi periodicamente a una serie di esami, tra cui la topografia corneale. Semplice e non invasivo, si esegue in centri specializzati in malattie della cornea con lo scopo di far emergere alcune patologie “silenti” dell’occhio. Tra queste, una delle più importanti è il cheratocono, malattia degenerativa della cornea che se diagnosticato in tempo è curabile .

Scegliere le lenti con un esperto.

La lente giusta si decide insieme con l’oculista e con l’ottico specializzato in contattologia, che valutano la conformazione dell’occhio e la soluzione più adatta alle esigenze del paziente, ma anche di alcuni fattori: quante ore si indossano al giorno e l’attenzione che si intende dedicare alla manutenzione e alla pulizia. Ne esistono di morbide, rigide, semirigide, notturne e addirittura permanenti. Tra quelle morbide, poi, si può scegliere la durata, che va da giornaliera, a quindicinale/mensile, ad annuale.

Non esagerare con l’uso.

Le lenti a contatto sono così comode che a volte ci si scorda di averle e si tengono anche per 12-15 ore al giorno. Questo, a lungo andare, è dannoso perché limita l’ossigenazione della cornea.

La cornea, infatti, non è dotata di vasi sanguigni e per respirare ha bisogno dell’ossigeno presente nell’aria: la lente a contatto fa da tappo e impedisce il normale scambio metabolico con l’aria. Inoltre molte persone tendono a indossare le lenti la mattina quando si svegliano e a toglierle la sera: questo comportamento è assolutamente da evitare, bisogna prevedere qualche ora con gli occhiali ogni giorno e magari anche dei giorni interi di riposo“.

Chi fa un uso intensivo o ha miopie così elevate da non poter vedere con gli occhiali dovrebbe preferire le lenti semi rigide, che sono più piccole delle morbide e si muovono sulla superficie della cornea e che trasmettono meglio delle morbide l’ossigeno, ma che richiedono una manutenzione accurata da parte di personale specializzato. L’unico tipo di lenti che non creano problemi alla cornea sono le intraoculari che però vanno inserite nell’occhio durante un atto chirurgico indolore di alcuni minuti in regime ambulatoriale e risolvono in modo definitivo il problema alla vista.

L’igiene prima di tutto.

Le lenti possono essere veicolo di infezioni anche molto serie, quindi la pulizia non deve essere mai trascurata. Se si sceglie una lente di lunga durata (dalle quindicinali, alle annuali), bisognerà seguire una pulizia scrupolosa e portarle, nel caso delle annuali, dall’ottico per la disinfezione. Con le lenti giornaliere la pulizia è ridotta al minimo, ma la qualità dei materiali usati è più scadente.

Le possibili problematiche.

L’uso non corretto delle lenti può portare a una serie di problemi più o meno gravi, che vanno dalle congiuntiviti alle alterazioni corneali o alle semplici intolleranze alle lenti stesse. I rischi possono essere danni alla cornea arrivando, nei casi più gravi, al trapianto.

La scelta permanente.

Esistono delle particolari lenti a contatto permanenti, dette Lenti a Contatto Intraoculari, che si applicano chirurgicamente senza togliere il cristallino e che eliminano i problemi indotti da altri tipi di lenti a contatto, in quanto non appoggiano sulla cornea. È una soluzione in Italia poco conosciuta, alternativa al laser, che è praticata con successo in tutto il mondo da 20 anni.

Germana Carillo

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