La legionella, o malattia del legionario, ciclicamente torna a far parlare di sé perché si riaccendono nuovi focolai. Capiamo meglio come si contrae e trasmette questa malattia
Quella che comunemente conosciamo come Legionella, o malattia del legionario, è un’infezione polmonare con sintomi molto simili a quelli della più comune polmonite. Essenziale sapere come si contrae e come si trasmette per evitare di farsi prendere dal panico in caso si riaccendano, come purtroppo spesso capita, dei nuovi focolai (ultimo quello di Roma alla corte d’Appello).
Innanzitutto è importante sapere che la Legionella non si trasmette da persona a persona, neppure in caso di contatti ravvicinati con il malato, ma solo ed esclusivamente attraverso la vaporizzazione di acqua contaminata. Le micro gocce infette dal batterio penetrano nel nostro organismo attraverso la respirazione e via via si fanno strada nell’apparato respiratorio fino ad arrivare ai polmoni e sviluppare la malattia che può essere contratta in forma più pesante (la vera e propria malattia del legionario) o più lieve (febbre di Pontiac).
I sintomi della legionella, come abbiamo già detto, possono essere facilmente scambiati con quelli della polmonite e comprendono febbre alta, brividi, tosse e, in alcuni casi, mal di testa, deperimento, dolori muscolari o problematiche gastrointestinali.
Ma cerchiamo di capire meglio come si contrae e quali sono i luoghi più pericolosi dove spesso si riaccendono focolai di questo batterio. Gli ambienti condizionati o dove si utilizzano umidificatori sono quelli maggiormente a rischio, soprattutto se non si procede regolarmente alla manutenzione degli apparecchi utilizzati che comprende anche la disinfezione dai batteri.
Il batterio Legionella pneumophila, infatti, ama gli ambienti umidi e caldi e si annida perciò facilmente nelle tubature, nei condensatori, ovunque ci siano sedimenti e depositi di acqua o ruggine. I luoghi più pericolosi, come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, sono quindi:
“case di cura, ospedali, piscine, terme e altri luoghi pubblici, in cui e’ in funzione un sistema di condizionamento, umidificazione, trattamento dell’aria o ricircolarizzazione delle acque”. Tutti luoghi dove tra l’altro c’è la presenza in contemporanea di molte persone nello stesso ambiente.
Dato che la malattia si trasmette inalando micro gocce di acqua infetta dal batterio, sono dunque potenzialmente pericolose anche le docce, gli spruzzi di irrigatori da giardino, le fontane, gli strumenti dentistici, le vasche idromassaggio e tutti gli altri luoghi e strumenti che vaporizzano acqua.
Nel nostro piccolo cerchiamo di mantenere sempre puliti eventuali condizionatori e umidificatori che abbiamo in casa o sul posto di lavoro dato che, purtroppo, per quanto riguarda tubature e impianti per l’acqua del nostro appartamento e dei luoghi che frequentiamo, possiamo solo che rimetterci alla buona fede di altri.
Leggi anche: Legionella: cause, sintomi e come evitarla