Così l’aria inquinata sta facendo aumentare il rischio di cancro alla faringe e al cavo orale, i sintomi a cui fare attenzione

Una recente ricerca ha sottolineato l’evidenza della connessione tra inquinamento atmosferico e cancro del distretto testa-collo. Secondo i dati tutto è connesso alle polveri sottili che respiriamo

Colpisce ogni anno circa 10.000 italiani, stiamo parlando dei tumori del distretto testa-collo di cui se ne parla ancora molto poco. Questa malattia può colpire diversi organi, come la laringe, la bocca, la faringe, la lingua, le ghiandole salivari e le cavità nasali.

Sono maggiormente diffusi nel nord Italia, e i dati suggeriscono il nesso tra maggior inquinamento atmosferico presente nelle aree settentrionali del nostro Paese e tumori dell’area testa-collo.

Questa forma tumorale ha una maggiore incidenza sugli uomini; in Italia vi sono 57.900 persone che hanno avuto una diagnosi di tumori di faringe, laringe e del cavo orale e di queste 36.100 sono uomini.

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L’IARC, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’OMS, ha incluso le polveri sottili e l’inquinamento atmosferico nell’elenco delle sostanze cancerogene, che possono essere la causa anche dei tumori testa-collo.

Uno studio condotto dalla Rush University Medical Center di Chicago ha evidenziato ulteriormente l’impatto dell’inquinamento come causa principale di questa tipologia di cancro.

I sintomi che devono destare maggiore attenzione sono:

  • raucedine
  • cambio del timbro vocale
  • calo della voce
  • sanguinamento dal naso
  • ulcere nella bocca che non si rimarginano
  • tumefazioni al collo
  • difficoltà di deglutizione
  • sensazione di difficoltà respiratorie.

Quindi, in caso di sintomatologia sospetta che tende a persistere per settimane è consigliabile sottoporsi a un controllo medico approfondito.

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Fonte: Fondazione Umberto Veronesi

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