La labirintite, per intervenire sui sintomi è utile affidarsi ai rimedi naturali

Conosciuta come un’infiammazione dell’orecchio interno, o quale conseguenza di un trauma, la labirintite può coinvolgere un solo orecchio oppure entrambi, presentarsi come un singolo episodio oppure in maniera ricorrente.

A provocarla può essere un virus, ma esistono ancora numerosi punti oscuri sulle cause scatenanti, per questo alla domanda che cos’è la labirintite la risposta non è univoca e sempre certa.

Le cause di origine batterica e virale: cure farmacologiche e interessanti soluzioni naturali

Se il medico accerta una causa di origine batterica o virale di notevole portata, non resta che affidarsi a una terapia farmacologica.

È assodato che per limitare lo stato di ansia e agitazione che provoca questa patologia, talvolta invalidante, si riveli utile il supporto di alcuni rimedi naturali in grado di mettere all’angolo tutta una serie di sintomi persistenti quali nausea, vertigini, perdita dell’udito, disturbi dell’umore e tanto altro ancora.

Per migliorare l’equilibrio, e limitare lo stress è bene sfruttare l’azione sedativa che ci regalano alcune piante come la valeriana, il luppolo e la passiflora.

Laddove a persistere è un ostinato senso di nausea, conseguenza soprattutto delle vertigini che spesso causa la labirintite, fa davvero miracoli l’uso della radice di zenzero, che possiamo utilizzare in formule diverse a partire dalla soluzione in tisana.

A tenere a bada i sintomi della labirintite può contribuire la diuresi, supportata da un consistente consumo di acqua nell’arco della giornata, e dal ricorso a specifiche tisane diuretiche contenenti prezzemolo, ortica oppure ortosiphon.

Valutiamo l’arma della prevenzione

Ci sono casi in cui la labirintite si può prevenire, soprattutto laddove è conseguenza d’infiammazioni dell’orecchio medio causate da forme influenzali e da raffreddamento.

In questi specifici frangenti è decisivo cercare di decongestionare l’orecchio, garantendosi un’efficace ventilazione.

Labirintite: sintomi e diagnosi

Solo una corretta diagnosi è in grado di accertare la presenza conclamata di una patologia come la labirintite, comunque non prima di essersi sottoposti alla visita di uno specialista come l’otorinolaringoiatra, che può richiedere accertamenti specifici quali una risonanza magnetica o una TAC. Il medico potrebbe valutare anche l’esecuzione di un test calorico con acqua fredda, o un esame audiometrico.

Fra i possibili sintomi della labirintite troviamo non solo vertigini e acufeni, ma anche riduzione dell’udito, disturbi dell’equilibrio, mal di testa, nausea, vomito, ansia, febbre, malessere generale, stordimento e addirittura problemi della postura.

Scopriamo le varie tipologie di labirintite

Indagando sulle possibili cause si può aver a che fare con diverse tipologie di labirintite, nel dettaglio:

  • labirintite circoscritta, conseguenza della presenza di una fistola;
  • cronica, con erosione della capsula labirintica a causa di un colestatoma;
  • acuta non suppurativa, conseguenza di infezioni alle vie respiratorie;
  • suppurativa, causata da microrganismi;
  • sierosa, di origine batterica;
  • traumatica, quale conseguenza di un trauma cranico, o di un intervento chirurgico;
  • e infine endolinfatica virale, provocata da infezioni virali, quali ad esempio il morbillo e la parotite.
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