“La nostra salute è ufficialmente in balia dei combustibili fossili”: l’allarme degli scienziati

L'inquinamento sta rendendo ogni giorno di più la nostra Terra avvelenata e invivibile, ma le varie nazioni continuano a sostenere le lobby dei combustili fossili, mentre milioni di persone si ammalano e muoiono. L'ennesimo allarme arriva dall'ultimo report globale della rete The Lancet Countdown

Il nostro Pianeta è gravamente malato e i segnali della sua agonia sono ogni giorno più evidenti. E a pagarne le conseguenze della situazione in cui versa è la nostra salute, in balia dei combustili fossili. A metterlo nero su bianco è il report appena diffuso da The Lancet Countdown, la rete di scienziati ed esperti, che lanciano un nuovo appello, chiedendo un’inversione di tendenza prima che sia davvero troppo tardi.

Una persistente dipendenza dai combustibili fossili sta amplificando gli impatti sulla salute dei cambiamenti climatici e aggravando le crisi energetiche, del costo della vita, del cibo e del COVID-19 che dobbiamo affrontare. –  si legge nel rapporto globale del 2022 – La crisi climatica sta esacerbando l’insicurezza alimentare, gli impatti sulla salute del caldo estremo, il rischio di epidemie e malattie infettive ed eventi meteorologici estremi pericolosi per la vita.

Il ritardo nell’adozione di energie pulite ha lasciato le famiglie dipendenti dai combustibili sporchi, vulnerabili alla povertà energetica ed esposte a livelli pericolosi di inquinamento atmosferico.

Secondo la rete di studiosi, che ha preso in esame 43 fattori per valutare lo stato di salute della Terra e dei suoi abitanti, stiamo vivendo una fase altamente critica.

Leggi anche: Cancro, l’inquinamento ambientale è legato al 10% dei tumori in Europa. Lo studio

Il pesante impatto della crisi climatica sulla salute umana

Più aumentano i livelli di inquinamento, maggiori sono le sfide e i pericoli per la salute che l’umanità si trova costretta ad affrontare. Uno dei sintomi della crisi climatica in atto è rappresentata delle ondate di calore sempre più ricorrenti.

“Le popolazioni vulnerabili – anziani e bambini di età inferiore a 1 anno – hanno affrontato 3,7 miliardi di giorni di ondata di caldo pericolosi per la vita nel 2021 rispetto all’anno 1986-2005, che li ha esposti al rischio acuto di stress, colpi di calore e altri effetti avversi per la salute fisica e mentale” sottolinea il report.

lancet report salute crisi climatica 2022

@The Lancet Countdown

Per non parlare della questione legata agli incendi e alla siccità. L’esposizione umana ai roghi pericolosi o molto pericolosi è aumentata addirittura del 61% negli ultimi 3 anni rispetto al periodo compreso tra il 2001 e il 2004, mentre la siccità estrema ha colpito il 21% della superficie globale terrestre per almeno un mese all’anno fra il 2012 e il 2021 (rispetto al 1951-1960)

Questo mix di fattori ha portato ad un incremento della malnutrizione, specialmente nelle aree del mondo più povere ed aride, e ad una maggiore diffusione di malattie infettive come la febbre dengue (che ha registrato un incremento di circa il 12% negli ultimi 10 anni rispetto al periodo compreso fra il 1951-1960).

Ancora troppo elevata la dipendenza dai combustili fossili

Nonostante sia ormai chiaro l’impatto devastante che hanno i combustibili fossili (come il petrolio e il carbone) su ambiente e salute, l’umanità è ancora fortemente dipendente da essi.

Come sottolineato dal report, queste fonti energetiche altamente inquinanti continuano ad essere incentivate:

I governi continuano a incoraggiare la produzione e il consumo di combustibili fossili. L’80% dei Paesi esaminati hanno fornito un sussidio netto a questo settore, per un totale di 400 miliardi di dollari. Questi sostegni economici hanno superato il 10% della spesa sanitaria nazionale in 31 nazioni e addirittura il 100% in 5 Paesi.

Mentre le lobby del petrolio e altri combustili fossili continuano ad arricchirsi, ogni anno milioni di persone pagano con la vita gli effetti dell’inquinamento atmosferico. Secondo un recente rapporto dell’Oms, le morti premature legate all’esposizione a CO2 e altri inquinanti sono pari a circa 7 milioni.

“I leader mondiali possono ancora oggi fornire sistemi energetici più resilienti, salvando almeno 1,2 milioni di persone garantendo loro aria più pulita, 11,5 milioni di vite grazie a un’alimentazione più salutari, riducendo la povertà energetica e offrendo città più sane e vivibili” concludono gli esperti, chiedendo risposte concrete e lungimiranti per tutelare il futuro dell’umanità.

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Fonte: The Lancet Countdown 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook