Serotonina e batteri: il segreto del nostro benessere è nell’intestino

Sapevate che i batteri che vivono dentro di noi sono più numerosi delle nostre cellule? L’interesse dei ricercatori va verso i batteri buoni che si trovano nel nostro intestino e che influenzano la produzione della serotonina, uno dei neurotrasmettitori che ci aiutano a mantenere il buonumore e a contrastare le infiammazioni.

Sapevate che i batteri che vivono dentro di noi sono più numerosi delle nostre cellule? L’interesse dei ricercatori va verso i batteri buoni che si trovano nel nostro intestino e che influenzano la produzione della serotonina, uno dei neurotrasmettitori che ci aiutano a mantenere il buonumore e a contrastare le infiammazioni.

L’intestino è davvero il nostro secondo cervello perché gioca un ruolo importante nell’equilibrio del nostro organismo. Nell’intenstino vivono miliardi di microrganismi e gli scienziati stanno studiando sempre più a fondo la loro utilità.

I ricercatori dell’Università di Saragozza, in Spagna, e dell’Università di Exeter, nel Regno Unito, hanno studiato una proteina nota come TLR2 che risulta legata al microbiota intestinale e alla regolazione dei livelli di serotonina, un neurotrasmettitore che invia messaggi al cervello e che è presente anche nell’intestino, dove influisce sulla sua regolarità.

Il microbiota umano è l’insieme di microorganismi simbiontici che si trovano nel nostro tubo digerente. A volte si fa riferimento al microbiota chiamandolo flora intestinale o flora batterica.

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I ricercatori hanno condotto i propri studi in provetta su cellule umane e hanno verificato che il microbiota può influenzare la fisiologia umana modulando le attività di trasporto della serotonina. I batteri presenti nel nostro intestino – che formano il microbiota intestinale – sono insomma in grado di regolare i nostri livelli di serotonina.

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La nuova ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Plos One con il titolo ‘Intestinal serotonin transporter inhibition by Toll-like receptor 2 activation. A feedback modulation’. Nel frattempo gli esperti di tutto il mondo stanno cercando di approfondire il legame invisibile tra i batteri che vivono nel nostro corpo e il funzionamento del nostro organismo.

Gli scienziati ritengono che, ad esempio, le infiammazioni intestinali possano presentarsi quando la proteina TLR2 non funziona a dovere.

Il nuovo studio sottolinea che la proteina TLR2 altera la disponibilità della serotonina, che è considerata un fattore molto importante in diversi disturbi, come la depressione o le infiammazioni intestinali.

Per trovare nuove cure i ricercatori sostengono che servirà ancora tempo. È infatti necessario comprendere molto meglio il legame tra la presenza di batteri nel nostro intestino e il loro funzionamento.

È comunque certo, secondo gli autori del nuovo studio, che la proteina TRL2 sia in grado di regolare il trasporto della serotonina e di interagire con il microbiota.

Marta Albè

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