Insonnia: aumenta con gli e-book e la luce blu dei tablet

La luce blu del tablet, o di altri dispositivi elettronici, influenza il sonno? Il problema riguarda tutti i dispositivi elettronici con schermo luminoso che ognuno di noi potrebbe utilizzare per la lettura prima di andare a dormire.

La luce blu del tablet, o di altri dispositivi elettronici, influenza il sonno? Il problema riguarda tutti i dispositivi elettronici con schermo luminoso che ognuno di noi potrebbe utilizzare per la lettura prima di andare a dormire. Soprattutto chi soffre d’insonnia.

Un’abitudine che, a causa della luce blu, potrebbe influenzare i ritmi circadiani del sonno. Uno studio precedente aveva sottolineato che la luce bluastra di tablet e dispositivi per la lettura potrebbe sconvolgere le nostre abitudini legate al sonno.

Ora arriva un nuovo studio in proposito, condotto dai ricercatori del Brigham and Women’s Hospital e appena pubblicato sulla rivista scientifica Proceeds of the National Academy of Sciences. Gli esperti hanno messo a confronto gli effetti della lettura da un eBook rispetto al libro stampato.

I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi. Il primo gruppo aveva il compito di leggere un eBook da un tablet per quattro ore nel corso di cinque sere consecutive. Il secondo gruppo avrebbe letto un libro cartaceo, per lo stesso periodo di tempo e per la medesima durata.

Gli esperti hanno evidenziato che gli effetti della luce blu dei tablet utilizzati interrompono i ritmi circadiani. Di conseguenza, i partecipanti che hanno letto libri in formato eBook hanno impiegato più tempo ad addormentarsi. Sono stati inoltre registrati livelli inferiori di melatonina e una minore capacità di attenzione la mattina, subito dopo il risveglio.

“Negli ultimi 50 anni, vi è stata una riduzione della durata media del sonno e della sua qualità”, – ha dichiarato Charles Czeisler “Dal momento che sempre più persone stanno scegliendo dispositivi elettronici per la lettura, la comunicazione e l’intrattenimento (in particolare i bambini e gli adolescenti, che già soffrono di una significativa carenza di sonno), è urgente per la ricerca epidemiologica valutare le conseguenze a lungo termine di questi dispositivi sulla salute e la loro sicurezza”.

La nuova ricerca dunque confermerebbe gli studi precedenti legate a questo fenomeno. Dunque, chi fatica ad addormentarsi dovrebbe abbandonare il tablet – se questo è il suo caso – e ritornare al caro vecchio libro, grazie a cui la lettura concilia davvero il sonno, senza alcun tipo di interferenza tecnologica.

Marta Albè

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