Secondo un nuovo studio, bastano solo 5 giorni di insonnia perché il cervello vada letteralmente in tilt.
Danni strutturali a carico del cervello e sistema nervoso a pezzi: l’insonnia gioca davvero brutti scherzi e bastano solo 5 giorni di mancato sonno perché il cervello vada letteralmente in tilt.
A dimostrare gli effetti devastanti dell’insonnia è ancora un altro studio, questa volta condotto da Chiara Cirelli della University of Wisconsin-Madison e Michele Bellesi dell’Università Politecnica delle Marche.
Dalle loro ricerche emerge che la guaina protettiva che isola i nervi, la cosiddetta mielina, va ad assottigliarsi se soltanto il nostro organismo è “costretto” a 5 giorni di carenza di sonno.
Una privazione del sonno, quindi, non solo fa emergere una serie di problematiche, compreso l’aumento di probabilità di sviluppare malattie cardiache, diabete e cancro, ma può portare anche a grossi danni alla nostra struttura cerebrale.
Negli studi, i ricercatori hanno analizzato gli effetti di una riduzione dello spessore della mielina netta e hanno ipotizzato la riduzione del sonno in un uomo di circa due ore per notte per 4 giorni e mezzo.
Con questa notevole riduzione del sonno, gli studiosi hanno osservato una trasformazione nello spessore della mielina, struttura fondamentale per la salute del cervello, che si è dimostrata molto più sottile. E lo stesso danno si potrebbe avere anche se la deprivazione del sonno fosse meno intensa ma più duratura nel tempo.
“Non sappiamo – spiega Cirelli – se il deficit di mielina permanga a lungo termine, ma lo studio, il primo di questo tipo, suggerisce che ci possono essere danni strutturali dovuti alla perdita di sonno anche in una struttura come la mielina, considerata di per sé molto stabile”.
Intanto cosa fare? Ecco alcuni rimedi green per riprendere in mano la situazione e riposarsi di più.
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Germana Carillo