L’inquinamento espone gli anziani ad un maggior rischio depressione e declino cognitivo. Lo studio

Una nuova ricerca collega una lunga esposizione all'inquinamento ad un maggior rischio di depressione e declino cognitivo negli anziani

Può l’inquinamento essere collegato anche alla comparsa di depressione e al declino cognitivo in età avanzata? A detta di un nuovo studio, condotto dall’Università della California meridionale, vi sarebbe effettivamente un collegamento tra l’esposizione ad aria inquinata e la comparsa di questi disturbi.

Gli anziani che respirano aria inquinata rischiano maggiormente di vedere acutizzati i sintomi della depressione e potrebbero andare incontro più facilmente al declino cognitivo. A sostenerlo è uno studio americano pubblicato sul Journal of the American Geriatrics Society.

La ricerca ha preso a campione  1583 donne senza demenza di età pari o superiore a 80 anni che hanno completato fino a sei valutazioni annuali della memoria e sono state sottoposte al questionario della Geriatric Depression Scale.

Gli scienziati hanno osservato l’effetto dei diversi inquinanti atmosferici sul loro benessere mentale scoprendo che l’esposizione a lungo termine al biossido di azoto o all’inquinamento atmosferico da particolato fine era associata ad un aumento dei sintomi depressivi.

Si trattava solo di un piccolo effetto ma la ricerca suggerisce che proprio i sintomi depressivi potrebbero svolgere un ruolo nel collegare l’esposizione all’inquinamento atmosferico a lungo termine al declino della memoria più di 10 anni dopo l’esposizione.

“Questo è il primo studio che mostra come l’esposizione all’inquinamento atmosferico influenzi i sintomi depressivi e l’interrelazione tra i sintomi e il conseguente declino della memoria” ha dichiarato Andrew Petkus,  autore principale dello studio.

Un altro autore dello studio Jiu-Chiuan Chen ha aggiunto:

“Sappiamo che le esposizioni in tarda età agli inquinanti atmosferici accelerano l’invecchiamento cerebrale e aumentano il rischio di demenza, ma le nostre nuove scoperte suggeriscono che le popolazioni più anziane possono rispondere alla neurotossicità dell’inquinamento atmosferico in un modo diverso che deve essere approfondito”.

Gli stessi autori ammettono che sono necessari ulteriori studi per verificare e capire bene quali sono gli effetti negativi dell’inquinamento in età geriatrica.

Un aspetto indubbiamente da approfondire, considerato anche che gli scienziati sostengono che questi effetti dannosi dell’inquinamento iniziano il loro “lavoro” già molti anni prima della comparsa dei veri e propri disturbi mentali.

È solo l’ennesima conferma degli effetti nefasti che l’inquinamento ha sulla nostra salute, dopo che proprio poche settimane fa era uscito il più recente studio (e non certo l’unico) sulla correlazione tra esposizione ad inquinamento e mortalità per Covid-19.

Fonti: Science Daily / Journal of the American Geriatrics Society

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