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È allarme in Italia dopo che lo scorso 27 marzo una ragazza di 17 anni è morta a Perugia e tra le cause del decesso, che verranno confermate poi dalle indagini medico-legali, ci potrebbe essere l’influenza suina. Il virus alla base di questa patologia è ben noto alla scienza poiché aveva provocato una epidemia nel lontano 2009.
Si tratta infatti del virus influenzale di tipo A (generalmente A/H1N1), identificato come influenza suina, che aveva fatto registrare i primi casi nell’aprile del 2009 in Messico e che nel giugno dello stesso anno aveva provocato una pandemia globale, annunciata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che però era rientrata alla fine dell’estate, provocando tra i 100.000 e i 400.000 morti. Adesso, dopo anni di Covid-19, aumentano le preoccupazioni per la diffusione di questo altro pericoloso virus epidemico.
Sintomi
L’influenza suina si differenzia di poco dalla classica influenza stagionale, con un periodo di incubazione di 1-7 giorni. I sintomi sono i seguenti:
- febbre;
- brividi;
- tosse;
- male di gola;
- raffreddore;
- mal di testa.
A questi si possono sommare altri possibili sintomi come dolori muscolari, senso di affaticamento, vomito o diarrea.
Come si contrare il virus
Per prima cosa è necessario sottolineare che mangiare carne di maiale ben cotta non comporta la trasmissione del virus poiché l’elevata temperatura a cui cuociamo i nostri cibi uccide virus e batteri. L’influenza suina si contrae tramite il contatto diretto con suini infetti. Il rischio è particolarmente alto per chi lavora con questi animali negli allevamenti, nelle fattorie o nei macelli.
Il virus viene poi trasmesso dalla persona infetta per mezzo di secrezioni nasali o dalla gola, ad esempio tramite le cosiddette goccioline che fuoriescono da uno starnuto o da un colpo di tosse che se portate alla bocca o al naso di altre persone provocano la diffusione del virus a macchia d’olio.
Come per qualunque altra infezione virale, si raccomanda di seguire le norme igieniche, lavandosi le mani prima di portarle al viso o prima di cucinare degli alimenti.
Peste suina africana e influenza suina sono la stessa cosa?
No, la peste suina africana non va confusa con l’influenza suina perché la prima non si trasmette all’uomo, come invece avviene per il virus A/H1N1, ma colpisce solamente maiali e cinghiali con un tasso di mortalità pari al quasi 100%.
Fonte: ISS
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