Infarti: questi comunissimi antidepressivi aumenterebbero di un terzo il rischio di attacchi di cuore

Lo studio condotto dai ricercatori di Bristol ha rivelato che la probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari era del 34% più alta per coloro che usavano antidepressivi comuni a lungo termine

Secondo uno studio, gli antidepressivi più comuni possono aumentare il rischio di malattie cardiache e morte prematura se utilizzati a lungo tempo

Secondo i dati per le persone che assumono antidepressivi comuni, noti come SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), come citalopram, sertralina, fluoxetina e paroxetina, il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari è del 34% superiore rispetto alle persone che non assumono le pillole.

Anche il rischio di morte per malattie cardiache è dell’87% più alto, e il rischio di morte nel corso dei dieci anni dello studio per qualsiasi causa è maggiore del 73%.

Gli SSRI sono la forma più comune di antidepressivi, ma esistono anche altre tipologie di farmaci come mirtazapina, venlafaxina, duloxetina e trazodone.

Per questi tipi di trattamento, il rischio di morte per qualsiasi causa è più che raddoppiato, mentre il rischio di malattie cardiache è aumentato dell’86%.

Tuttavia, i dati raccolti dagli scienziati dell’Università di Bristol hanno anche rivelato che gli antidepressivi riducono il rischio di diabete e ipertensione, rispettivamente del 32% e del 23%.

I ricercatori hanno affermato che:

Gli antidepressivi, e in particolare gli SSRI, possono avere un buon profilo di sicurezza a breve termine, ma sono associati a esiti avversi a lungo termine.

Il dottor Narinder Bansal, l’autore principale dello studio, ha affermato che le persone non dovrebbero smettere di assumere i farmaci improvvisamente, ma dovrebbero sempre consultare il proprio medico in caso di eventi avversi.

Ovviamente, sono necessarie ulteriori ricerche per valutare se le associazioni che lo studio ha rivelato sono realmente dovute ai farmaci.

Quindi, è fondamentale che l’uso dei farmaci sia rivisto regolarmente; invece, l’uso a lungo termine di antidepressivi dovrebbe essere preso in considerazione solo per le persone che hanno una depressione ricorrente, e ripetute ricadute dopo aver interrotto i farmaci. Il motivo? Secondo gli studiosi, gli effetti benefici dell’uso continuo di antidepressivi hanno maggiori probabilità di bilanciare i potenziali rischi.

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Fonte: University of Bristol

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