Un studio australiano dimostra come le alghe agiscano sulla ricostruzione di cellule e tessuti attraverso un bio-inchiostro
Come possono semplici alghe essere utilizzate per guarire ferite umane profonde? Un recente studio australiano dimostra che queste piante sono in grado di agire sulla ricostruzione di cellule e tessuti attraverso similitudini con la struttura molecolare della pelle umana e un bio-inchiostro in grado di “stampare” nuove cellule laddove mancano.
Le alghe non finiscono mai di sorprenderci per le loro incredibili proprietà. Nel corso della storia, popoli di tutto il mondo hanno beneficiato delle proprietà nutritive e mediche delle alghe. Ora però gli scienziati hanno trovato un nuovo, interessante, utilizzo per queste piante: guarire le ferite dell’essere umano attraverso una “stampa biologica” detta bioprinting.
Leggi: Questa costata di manzo è realizzata in 3D senza uccidere alcun animale
Quando abbiamo piccole ferite sulla pelle o sui muscoli, queste di solito guariscono da sole con un po’ di tempo. Ma la guarigione di ferite profonde è molto più difficile: queste richiedono spesso cure invasive e, in casi estremi, possono essere necessari un’amputazione o un trapianto se la guarigione non è completa. Ecco allora che la tecnologia del bioprinting entra in azione.
Il bioprinting consiste nell’utilizzare materiali o inchiostri provenienti da fonti biologiche (in questo caso, il gel delle alghe) o stampate con ingredienti come le cellule di pelle umana. Questi bio-inchiostri possono essere combinati e stampati per creare strutture in grado di generare nuovi tessuti di forma desiderata e nel punto desiderato. Possono infatti essere controllati chimicamente a livello molecolare.
I ricercatori del Centre of Excellence for Electromaterials Science (ACES), in collaborazione con l’università australiana di Wollongong, hanno lavorato a un particolare tipo di bio-inchiostro ricavato dalle alghe verdi australiane – alghe con una struttura molecolare simile a quella del tessuto connettivo umano.
Le alghe marine sono la più abbondante risorsa vegetale di polisaccaridi solfati – un complesso di zuccheri glicani. Questi, in forma gelatinosa, sono grosse molecole con proprietà biologiche che portano con sé numerosi benefici: hanno infatti proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e anticoagulanti.
La presenza di tali zuccheri porta alla proliferazione di cellule coinvolte nella guarigione delle ferite e aiuta a regolare la funzione delle cellule nella produzione di biomolecole chiave utilizzate durante la guarigione dalle ferite. Essi, inoltre, possono innescare funzioni nelle cellule umane come attaccamento, crescita e produzione di altre molecole come il collagene. Questo significa che questi bio-inchiostri possono essere usati con successo per curare ferite e rigenerare i tessuti.
Fonte: University of Wollongong / Biomaterial Science
Ti consigliamo anche: