Un'immagine al microscopio, opera di Anne Weston del Francis Crick Institute e vicintrice del Wellcome Image Award 2009, mostra come sono le cellule della pelle dopo una scottatura
Ormai è noto a tutti che quando andiamo al mare o comunque siamo esposti al sole abbiamo bisogno di spalmare sulla nostra pelle una crema solare di buona qualità e possibilmente rispettosa dell’ambiente. Cosa succede altrimenti? Rischiamo delle scottature solari oltre che – a lungo termine – problemi di invecchiamento cutaneo precoce e possibile comparsa di tumori.
A molte persone sarà comunque capitato di scottarsi un po’, almeno una volta e sappiamo bene come è l’effetto sulla parte più esterna della nostra pelle. Ma cosa accade invece più in profondità quando ci siamo scottati? Come è la pelle vista al microscopio?
Un’immagine, opera di Anne Weston del Francis Crick Institute e vicintrice del Wellcome Image Award 2009, ci mostra come appaiono le cellule della pelle dopo una scottatura.
In questo caso la scottatura era in realtà il risultato del contatto con una zuppa bollente versata sulla mano. L’area della pelle colpita era di circa 4 cm di lunghezza x 1 cm di larghezza e, a causa di gravi vesciche, l’altezza dell’area era di circa 1 cm.
Immaginiamo quindi che in caso di scottatura solare, in particolare l’altezza possa essere minore anche se l’aspetto delle cellule della pelle potrebbe apparire simile.
Le cellule che si vedono nell’immagine sono state prelevate da un’area relativamente piccola (1 mm x 1 mm), una volta che la formazione di vesciche si era leggermente attenuata.
Impressionante vero? Cerchiamo quindi di evitare scottature di ogni tipo.
Fonte: Anne Weston, Francis Crick Institute (CC BY-NC 4.0)
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