Il tumore alla lingua di Daniele Bossari ci ricorda quanto sia importante prendersi cura di sé

Un tumore cambia la vita, soprattutto se ascolti dai medici la parola scioccante. “Inoperabile”, dicono, smuovendo torrenti che nell’anima non pensavi di avere. Gente comune e volti più o meno noti si trovano ad affrontarlo con una frequenza che fa decisamente paura. Da Emma Marrone a Michela Murgia a Fedez fino a Daniele Bossari, le loro testimonianze almeno servano da sprone perché non si tralascino mai le visite di controllo

Un fulmine a ciel sereno”, così aveva definito Daniele Bossari quel tumore che l’anno scorso lo ha preso alla base della lingua. Un tipo di cancro non operabile, gli avevano diagnosticato, curato poi con chemioterapia e radioterapia.

Era settembre scorso quando il conduttore televisivo e radiofonico aveva rivelato con un lungo post su Instagram di aver dovuto combattere contro quel carcinoma e di esserne uscito grazie alla scienza, ma anche grazie al supporto della famiglia.

Leggi anche:  Che controllo abbiamo sullo sviluppo di un tumore? Lo studio che identifica i fattori “prevenibili” di un cancro

Oggi Bossari sta bene “è in fase di follow up e, si sa, prima che un paziente oncologico senta pronunciare la fraseguarito definitivamente’ passano anni”, racconta oggi sua moglie, Filippa Lagerbäck.

Il tumore di Bossari non era operabile. E quando arriva una diagnosi del genere una sola cosa c’è da fare: avere fede nelle terapie e nella scienza.

Ma c’è qualcosa per evitare tutto questo o, quantomeno, per acciuffare una neoplasia nei suoi primi stadi? Molto spesso sì e si chiama prevenzione che, per la maggior parte delle volte, ci salva la vita.

Esistono, infatti, delle “strategie” – se così vogliamo intenderle – e sono un corretto stile di vita e screening periodici.

Le regole da seguire per prevenire i tumori

No al fumo

In Italia oltre tre milioni di persone muoiono ogni anno a causa del fumo. Decessi che si potrebbero evitare rinunciando semplicemente alle sigarette. Il tabacco è responsabile di circa il 20-30% di tutti i tumori.

In questo ambito va inserito anche il fumo passivo, corresponsabile di neoplasie broncopolmonari e di disturbi allergici e respiratori.

Moderare il consumo di alcol

Le bevande alcoliche aumentano il rischio di cancro del cavo orale, della faringe, dell’esofago e della laringe. Sono correlate anche all’insorgenza di tumore del fegato e dell’intestino e della mammella nelle donne. Secondo l’Aiom non si dovrebbero bere prima dei 15 anni perché l’organismo non è in grado di digerirle bene.

Stile alimentare sano

Frutta e verdura, specie se crude, proteggono da numerose forme di tumore, in particolare a carico dell’apparato digerente e respiratorio. L’azione positiva è legata in particolare all’alto contenuto di fibre e all’elevata presenza di agenti antitumorali quali le vitamine antiossidanti.

Una dieta mediterranea povera di grassi animali e di carne e ricca di olio d’oliva, verdura, fibre e cereali aiuta a stare bene.

Controllare il peso

L’obesità e l’elevata assunzione di grassi costituiscono importanti fattori di rischio da evitare. È dimostrato che persone con un peso superiore del 40% rispetto a quello consigliato, presentano tassi più elevati di mortalità per cancro del colon-retto, della prostata, dell’utero, della cistifellea e della mammella.

Attività fisica

Lo sport riduce il rischio di ammalarsi, chi ha una vita sedentaria ha circa il 20-40% di rischio in più di ammalarsi.

Proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili

Il 15-20% dei tumori deriva da infezioni che possono essere prevenute; fra queste alcune, come l’epatite o il papilloma virus, possono venire trasmesse attraverso i rapporti sessuali.

Per proteggersi è bene utilizzare sempre il preservativo. È infatti l’unica barriera efficace contro questo rischio. Per usarlo correttamente va indossato fin dall’inizio del rapporto e per tutta la sua durata.

Prevenzione secondaria

Ha l’obiettivo di individuare il tumore in uno stadio precoce, così da poterlo trattare in maniera efficace e ottenere un maggior numero di guarigioni. Può essere svolta individuando i sintomi iniziali della malattia (diagnosi precoce) o con indagini diagnostiche sulla popolazione che non presenta sintomi (screening).

Visite e controlli, ogni quanto?

In Italia, secondo le indicazioni del Ministero della salute, il servizio sanitario nazionale fornisce gratuitamente accertamenti per la diagnosi precoce oncologica (con modalità che possono variare a livello regionale) e in particolare per:

  • tumore del seno: mammografia ogni 2 anni per le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni
  • cancro del collo dell’utero: Pap-test ogni 3 anni per le donne tra i 25 e i 64 anni
  • tumore del colon-retto: per uomini e donne ricerca del sangue occulto nelle feci ogni 24 mesi tra i 50 e i 69 anni

Detto ciò, va anche sottolineato, ahinoi, che putroppo esistono fattori parzialmente al di fuori del nostro controllo che incidono pesantemente sullo sviluppo di diversi tipi di tumori e sulla loro mortalità.

Quando si tratta di prevenire lo sviluppo di  tumori, ci sono diverse scelte che possiamo operare, ma c’è un fattore che accomuna tutti ed è l’inquinamento. Da un recente studio emerge come quello ambientale abbia un impatto talmente elevato nella carcinogenesi, che colpisce duramente anche chi segue uno stile di vita considerato sano.

Ne abbiamo parlato qui:  Tumori, questa è la causa scatenante più grande (e non è né il fumo né l’alcol)

Siamo senza scampo, quindi? Certo che no, ma è necessario senza dubbio entrare nell’ordine di idee che siamo artefici a 360 gradi del nostro stesso destino, anche passando attraverso la salute del nostro Pianeta.

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