L'Aifa ha finalmente reso gratuita la PrEP, la terapia terapia farmacologica che protegge dall'HIV, impedendo al virus di riprodursi nell'organismo. Da adesso le spese saranno a carico dello Stato
Importante svolta in Italia nella lotta all’HIV: d’ora in poi la PrEP, la pillola impiegata per prevenire il contagio del temuto virus a trasmissione sessuale, sarà gratuita.
Dal Comitato prezzi e rimborsi dell’Agenzia del Farmaco (AIFA) è arrivato il via libera al trasferimento del farmaco nella fascia A, che diventa quindi completamente rimborsabile dal Sistema sanitario nazionale.
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Cos’è la PrEP e a chi è destinata la terapia
Approvata nel 2016 dall’Agenzia europea dei farmaci (EMA), la PrEP (profilassi pre-esposizione) è una terapia farmacologica, che consiste nell’assunzione di una dose raccomandata e definita da appositi protocolli di farmaci antiretrovirali specificatamente approvati, quotidiana, o all’occorrenza.
Questa può essere prescritta soltanto da un medico infettivologo, nei casi in cui ve ne sia la necessità o in presenza di determinati fattori che la suggeriscono. Viene consigliata, ad esempio, ai soggetti che hanno rapporti sessuali non protetti o con un partner che hanno sviluppato l’Hiv. Se seguita in maniera corretta, questa terapia può praticamente eliminare il rischio di contrarre l’infezione.
La PrEP è attualmente in fase di diffusione e generalmente prevede:
- un test iniziale
- un ulteriore test a 40 giorni per determinare la negatività certa della persona
- avvio del trattamento e visite di follow up a cadenza variabile
https://www.facebook.com/Anlaids/posts/pfbid023PQ58JMjxFX9A44n5eaefeX4DNbntbqTZ17TQBdiioMsZCMFfCvAXKkT5wzxt3xZl
La rimborsabilità della PrEP costituisce un importante passo in avanti nella prevenzione dell’infezione da HIV, poiché rende il farmaco fruibile da tutte le persone. – ha commentato Bruno Marchini, presidente di ANLAIDS ONLUS (Associazione Nazionale per la Lotta contro l’AIDS) –La PReP è però un percorso, che, oltre alla prescrizione del farmaco comprende lo screening periodico delle infezioni sessualmente trasmesse (IST), che al momento è, nella maggior parte delle regioni italiane, ancora a carico dell’utente. Auspichiamo una completa presa in carico del percorso per garantire una prevenzione efficace e completa consapevolezza.
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Fonte: ANLAIDS
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