Green pass: dove non servirà più dal 1° aprile in 10 domande e risposte

Da oggi dopo due anni, è finito lo stato di emergenza Covid. La novità più importante riguarda il Green pass, che non sarà più obbligatorio in diversi luoghi. Vediamo quali

Stiamo per dire definitivamente addio alla certificazione verde che ci ha sempre accompagnato in questi ultimi mesi – dal caffè al bar con gli amici all’allenamento in palestra, dall’esame universitario alla fila in ufficio postale.

Secondo il nuovo decreto del governo, infatti, dal prossimo 1° maggio il green pass cessa di esistere come “lasciapassare” per le attività sociali e i luoghi di aggregazione, nell’ottica di un lento e progressivo ritorno alla normalità pre-Covid. L’obbligo vaccinale resta in vigore solo per personale scolastico, personale sanitario e forze dell’ordine – ma solo fino al 15 giugno 2022. Ma vediamo meglio i dettagli del decreto:

A partire da quando non sarà più necessario il green pass?

A partire dal prossimo 1° aprile non c’è più bisogno di esibire il green pass per consumare un caffè all’aperto o per accedere ai centri sportivi (ma sempre all’aperto). Allo stesso modo, niente certificazione per entrare in negozi e centri commerciali, ma anche uffici aperti al pubblico come banche e poste – nonché per accedere a musei, alberghi e strutture ricettive.

Infine, non sarà più necessario il green pass per salire sui mezzi di trasporto pubblico locale (metro, autobus e tram), dove tuttavia resta l’obbligo di indossare la mascherina FFP2.

Il green pass base servirà ancora?

Sì, almeno fino al 30 aprile: dovremo esibirlo a bordo dei mezzi pubblici a lunga percorrenza (ad esempio, i treni o i bus regionali) e per accedere a manifestazioni all’aperto come eventi sportivi o concerti. È necessario anche per la partecipazione a corsi di formazione, colloqui, o per partecipare a concorsi pubblici. Da esibire infine per sedere a bar o ristoranti, ma solo al chiuso.

Quando potremo abbandonare il super green pass?

Potremo dire addio alla certificazione verde rafforzata solo a partire dal mese di maggio. Fino ad allora, super green pass obbligatorio al chiuso, per accedere a centri estetici, sale gioco, discoteche, ma anche teatri, musei e sale concerti. Anche per partecipare a cerimonie (come per esempio banchetti di matrimoni o comunioni) sarà necessario il super green pass.

Le capienze torneranno al 100%?

Sì, dal prossimo 1° aprile la capienza di stadi, palazzetti e impianti sportivi (all’aperto o al chiuso) torna al 100%. La caduta del limite alla capienza dovrebbe riguardare anche cinema, teatri e musei, nonché le discoteche all’aperto, che attualmente hanno una capienza ridotta al 75%, (ma non quelle al chiuso, per cui si prevede ancora una capienza ridotta al 50%).

Il green pass servirà ancora sul posto di lavoro?

No, dal 1° aprile non sarà più obbligatorio esibire il certificato vaccinale sul luogo di lavoro – tranne per le forze dell’ordine, che fino al 30 aprile dovranno esibire il green pass, anche solo quello base.

Per medici e personale sanitario, nonché per i docenti, resta attivo l’obbligo vaccinale. In particolare, medici e infermieri che lavorano negli ospedali e nelle RSA non potranno esercitare la professione senza super green pass. I docenti non vaccinati, invece, non potranno insegnare fino alla fine di questo anno scolastico.

Esiste ancora l’obbligo vaccinale?

Sì, l’obbligo vaccinale resta attivo fino al prossimo 15 giugno per tutti gli over-50 indipendentemente dalla professione esercitata anche se, come abbiamo spiegato, non sarà più necessario esibire il green pass per accedere al posto di lavoro.

Per medici e personale sanitario, l’obbligo vaccinale è esteso al 31 dicembre 2022: per queste categorie continuerà ad essere necessario anche esibire la certificazione di avvenuta vaccinazione sul posto di lavoro – pena sospensione dello stipendio.

Sarà ancora possibile lavorare in smart working?

Sì, ma con modalità e tempi diversi rispetto a quelli concessi finora: nel dettaglio, sarà possibile usufruire della modalità di lavoro “agile” ancora fino al prossimo 30 giugno nel settore privato (in questo caso, le modalità dipendono dal datore di lavoro); nel settore pubblico, tale scadenza è valida solo per persone fragili e immunodepresse, mentre per tutti gli altri si torna a lavorare in presenza.

Cosa cambia per l’università?

Fino al 30 aprile resta ancora obbligo per i docenti universitari esibire il green pass, anche base; per chi ha superato i 50 anni, invece, c’è anche l’obbligo di vaccino fino al prossimo 15 giugno (che tuttavia non interdice dalla professione). Oltre a questo, fino al 30 aprile sarà in vigore l’obbligo di mascherina in aula, nonché di distanziamento di almeno un metro.

Come cambia la quarantena?

Si assisterà ad uno snellimento della quarantena e all’introduzione di nuove regole uguali per tutti – sia per i vaccinati che per i non vaccinati. A contatto con un caso positivo, non c’è più obbligo di quarantena o isolamento preventivo: basta osservare un regime di auto-sorveglianza per 10 giorni, con obbligo di indossare la mascherina FFP2.

Decade anche l’obbligo di tampone in caso di contatto con un positivo, da effettuarsi solo in presenza di sintomi della malattia.

Fino a quando dovremo portare la mascherina?

Il prossimo 30 aprile decade l’obbligo di indossare la mascherina, sia nei luoghi aperti che in quelli chiusi –compresi i mezzi di trasporto, cinema, teatri, sale da concerti, per cui attualmente vige l’obbligo di mascherina FFP2. Dal 1° maggio, quindi, potremo salutare finalmente questo accessorio inseparabile nei nostri momenti di socialità, ma oggettivamente scomodo e fastidioso, e ritornare a respirare e a vederci in viso come eravamo abituati a fare prima della pandemia.

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Fonte: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana

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