Glicemia. Tutti sappiamo che è un importante parametro del sangue da tenere sotto controllo. Ma esattamente di cosa si tratta?
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Che cos’è la glicemia? Perché bisogna tenere sotto controllo i valori, soprattutto in gravidanza? E come abbassarla in caso di iperglicemia?
Glicemia. Tutti sappiamo che è un importante parametro del sangue da tenere sotto controllo. Ma esattamente di cosa si tratta? quali sono i valori di riferimento e come abbassarla se necessario?
Cos’è la glicemia?
Con il termine glicemia si intende la concentrazione di glucosio, ovvero di zuccheri, all’interno del sangue. Questa sostanza è fondamentale per il nostro organismo in quanto nutre le cellule, è importante però che rimanga sempre entro un certo range di valori soprattutto per evitare una situazione di iperglicemia, condizione potenzialmente pericolosa per la salute.
Glicemia, quali sono i valori di riferimento
In un soggetto sano, valori della glicemia di riferimento si considerano quelli che vanno dai 60 ai 130 mg/dL. Considerate che la glicemia si alza dopo i pasti e diminuisce con il digiuno, di conseguenza subito dopo aver mangiato può arrivare fino a 130-150 mg/dl mentre a digiuno solitamente va da 74 a 106 o 100 (a seconda della metodica usata).
L‘American Diabetes Association considera valori glicemici che indicano una probabile situazione di diabete quelli a partire dai 126 mg/dL, se invece si superano i 200 allora si è in presenza di una situazione di diabete già conclamata da trattare a livello medico.
Il nostro corpo ha un sistema di regolazione che gli permette di mantenere abbastanza costante il livello glicemico durante tutta la giornata. Per fare questo intervengono una serie di ormoni, il più importante e conosciuto è senza dubbio l’insulina, dall’azione ipoglicemizzante.
Ricapitolando valori normali di glicemia sono:
- 60 ai 130 mg/dL
- Dopo i pasti: massimo 130-150
- A digiuno: 60 ai 99 mg/dl
Glicemia alta, cause
Tante possono essere le cause di un aumento della glicemia, ad esempio un’alimentazione sregolata, la sedentarietà, una famigliarità al problema ma ovviamente in alcuni casi dietro vi è la presenza di malattie croniche come il diabete. Vi sono poi condizioni fisiologiche, come ad esempio la gravidanza, che predispongono naturalmente ad un aumento della glicemia (anche in questo caso comunque va monitorata e tenuta sotto controllo per evitare la comparsa di diabete gestazionale).
Fattori di rischio sono anche sovrappeso, un età superiore ai 45 anni e ipertensione. Anche un periodo di forte stress può incidere negativamente sui valori della glicemia.
I sintomi di un aumento della glicemia possono essere aumento della sete e fame oltre che un maggiore stimolo ad urinare.
Come abbassare la glicemia
Chi soffre di glicemia alta dovrà per prima cosa consultare il proprio medico che gli darà tutti i consigli del caso per tenerla a bada oltre che, eventualmente, una vera e propria terapia calibrata sulla singola situazione.
Si può agire in prima battuta sulla propria dieta. Esistono infatti delle indicazioni di carattere generale sulla scelta degli alimenti che possono essere utili quasi sempre. Una giusta alimentazione può poi essere sostenuta anche dall’utilizzo di alcuni rimedi naturali dall’effetto ipoglicemico oltre che dalla giusta dose di attività fisica. In alcuni casi ovviamente, su consiglio del medico, si rendono necessarie le iniezioni di insulina.
Partiamo dall’alimentazione, spesso a chi deve fare i conti con una glicemia alta si chiede di fare attenzione al consumo di alimenti ad alto indice glicemico. Ma cosa si intende per indice glicemico?
Indice glicemico
L’indice glicemico (IG) è un parametro utile alla classificazione degli alimenti in base al loro effetto sui livelli di glucosio nel sangue. I cibi si dividono in IG alto, IG medio e IG basso. Ciò concretamente significa che mentre i primi vengono digeriti e metabolizzati velocemente provocando picchi glicemici, i secondi hanno picchi più contenuti mentre gli ultimi sono digeriti lentamente e di conseguenza aumentano gradualmente la glicemia nel sangue.
Il termine di paragone per tutti è l’indice glicemico del glucosio che corrisponde a 100, il massimo del punteggio. Si considerano:
- Cibi a basso IG: quelli con punteggio uguale o inferiore a 55
- Cibi a medio IG: quelli con punteggio tra 56 e 70
- Cibi ad alto IG: quelli con punteggio più elevato di 70
Importante anche sapere che uno stesso cibo può avere due IG diversi a seconda del metodo di cottura con cui viene preparato.
Gli alimenti ad alto IG che aumentano la glicemia
- Pane e pasta raffinati (e tutti i derivati)
- Zuccheri
- Frutta ricca di zuccheri
- Miele
- Riso
- Avena
- Segale
- Patate
- Bevande gassate
- Succhi di frutta
- Burro
- Panna
- Strutto
Tante persone ancora credono che sostituire lo zucchero con dei dolcificanti artificiali, come ad esempio aspartame e saccarina, sia una buona soluzione per evitare problemi di glicemia. In realtà una ricerca ha evidenziato come questi edulcoranti vadano ad alterare il metabolismo portando al contrario ad un aumento della glicemia e in alcuni casi addirittura a far sviluppare una condizione pre-diabete.
Alimenti consigliati in caso di glicemia alta
- Alimenti ricchi di fibre
- Verdure
- Frutta (non troppo zuccherina)
- Olio extra vergine d’oliva
- Alimenti ricchi di Omega 3
- Orzo
- Cereali integrali
- Legumi
- Carne bianca e magra
- Latte
- Yogurt
- Origano e rosmarino
- Semi
- Cacao amaro
- Mandorle
Leggi anche: 5 CIBI CHE AIUTANO AD ABBASSARE GLI ZUCCHERI NEL SANGUE
Oltre a cosa mangiare, in caso di glicemia alta, gli esperti raccomandano di assumere la giusta dose di calorie nell’arco della giornata e di fare almeno 5 pasti al giorno.
Cibi e rimedi naturali contro la glicemia alta
Cannella
È stato dimostrato da diverse ricerche scientifiche che la cannella aiuta a ridurre la glicemia a anche i trigliceridi e il colesterolo cattivo. Si può assumere una tisana di cannella oppure spolverarla sui propri piatti preferiti o ancora utilizzarla ogni mattina versandola nel vostro caffè, tè, infusi o bevanda vegetale. Si presta bene anche alla realizzazione di frullati o estratti.
Tè verde
Secondo una ricerca di qualche anno fa, una sostanza presente nel tè verde, l’epigallocatechina-3-gallate, aiuta a ridurre i livelli di zucchero nel sangue. Secondo gli studiosi della Penn University, ogni volta che mangiamo dovremmo bere una tazza e mezzo di te verde proprio con l’intento di tenere a bada la glicemia.
Aglio e cipolla
Anche l’aglio è un rimedio naturale contro la glicemia alta così come la cipolla. Le loro doti possono essere sfruttate in cucina oppure, nel caso dell‘aglio, esistono degli specifici integratori a base dei suoi principi attivi utili non solo per la gestione degli zuccheri ma anche più in generale per la buona salute del sangue e del sistema cardiocircolatorio.
Ginseng americano
Da non confondere con il ginseng coreano, quello americano ha una serie di principi attivi che riducono l’assorbimento dei carboidrati e favoriscono il rilascio di insulina.
Gimnema
Questa pianta nota botanicamente con il nome di Gymnema silvestre contiene sostanze utili a ridurre l’assorbimento del glucosio a livello intestinale e che allo stesso tempo vanno a stimolare l’attività delle cellule pancreatiche che producono insulina.
Mirto
Anche il mirto è una pianta dall’azione simile a quella della Gimnema in quanto inibisce l’azione di un enzima che trasforma gli zuccheri complessi in zuccheri semplici e ne permette l’assorbimento sotto forma di glucosio.
Attività fisica
Anche nel caso si voglia tenere a bada la glicemia è bene muoversi. Un’attività fisica moderata ma costante nel tempo è utile per mantenere nei giusti livelli gli zuccheri nel sangue. Basta anche semplicemente una camminata a passo svelto per almeno 30 minuti al giorno. Per approfondire i rimedi naturali utili a tenere a bada la glicemia leggi anche: Cammina 10 minuti dopo i pasti e otterrai questo inaspettato beneficio per la tua glicemia
Altri consigli per abbassare la glicemia
Altri buoni consigli per tenere a bada la glicemia sono evitare la sedentarietà, mantenere il giusto peso forma, non fumare o bere alcolici, limitare l’uso del caffè, bere molta acqua ma anche imparare a gestire lo stress.
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