Un estratto di radici di geranio si è mostrato in grado di inattivare il virus dell'Hiv impedendone la diffusione
Decorano i nostri balconi e terrazzi, sono colorati, profumati, molto resistenti e quindi particolarmente consigliati anche a chi non ha esattamente il pollice verde. Parliamo dei gerani che oggi tornano alla ribalta grazie ad una nuova ricerca che ha dimostrato come questi fiori riescano ad essere un valido aiuto nella lotta contro l’Aids (Hiv).
In particolare, secondo la ricerca effettuata in Germania dall’Istituto Helmholtz Zentrum e pubblicata su Plos One, ad essere preziosa per inattivare il virus dell’Aids (nello specifico l’Hiv -1, il più diffuso) sarebbe la radice del Pelargonium sidoides, ovvero del geranio che, da esperimenti in provetta, è riuscita ad impedire l’infezione, inattivando il virus e bloccando la sua riproduzione e diffusione nelle cellule del sangue e del sistema immunitario.
L’estratto ottenuto dalle radici del geranio deve la sue potenzialità ad un mix di polifenoli ed è sicuro per l’uomo tanto da essere già utilizzato a livello erboristico. Ora non resta che sfruttare questa nuova scoperta per cercare di realizzare un futuro farmaco che possa arginare questo virus che continua ancora a colpire moltissime persone in tutto il mondo. Dalle ultime stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, sarebbero oltre 35 milioni le persone affette da Hiv, che rimane tra le 10 maggiori cause di morte.
Ciò che è promettente in questa nuova scoperta è il fatto che il meccanismo d’azione con cui agisce l’estratto di geranio è diverso da quello dei farmaci attualmente in uso per arginare l’Aids, gli antiretrovirali. Le potenzialità dunque ci sono, non resta che capire meglio come sfruttarle!
Francesca Biagioli
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