Cosa accade al corpo quando ti ferisci

Il nostro corpo è ben equipaggiato in caso di ferite o tagli. Quando la nostra pelle viene lesa da una caduta o da un gesto maldestro, esso si attiva subito per eliminare batteri dannosi e creare un nuovo strato. Vediamo passo passo il processo che porta alla guarigione.

Il nostro corpo è ben equipaggiato in caso di ferite o tagli. Quando la nostra pelle viene lesa da una caduta o da un gesto maldestro, esso si attiva subito per eliminare batteri dannosi e creare un nuovo strato. Vediamo passo passo il processo che porta alla guarigione.

La prima cosa che accade quando cadiamo, inciampiamo, ci tagliamo o feriamo in generale, è che la nostra pelle sanguini in pochi secondi. Ma a distanza di pochi minuti dalla ferita, il sangue grazie a piastrine e fibrina, inizia a coagularsi inserendosi proprio in quella fessura lasciata vuota dalla circostanza.

I coaguli di sangue formano quindi lo strato iniziale che impedisce la perdita di altro sangue. In questo modo i bordi della ferita si disidratano ed ecco che prende forma la crosta perché il corpo ha la necessità di sigillare il più presto possibile. Non a caso la pelle esiste per tenere lontani i germi che altrimenti potrebbero causare infezioni. A questo punto tutto dipende dalla ferita e dal fatto se sia di lieve o grave entità.

Nel primo caso, i tempi di guarigione sono molto ridotti e la pelle potrà rigenerarsi anche 24 ore dopo la ferita. Il coagulo del sangue che si è inserito nella frattura provocata dalla ferita viene metabolizzato grazie una serie di enzimi prodotti naturalmente dal tuo corpo formando un nuovo strato di pelle. Inizialmente la ferita è infiammata e la pelle circostante può essere calda al tatto e rossa. I vasi sanguigni si aprono di nuovo un po’ e forniscono ossigeno e sostanze nutritive indispensabili ad essa.

I globuli bianchi (macrofagi) intervengono per combattere i batteri indesiderati e produrre fattori di crescita che aiutano a riparare la ferita. È per questo che spesso vediamo un liquido chiaro attorno alla ferita.Dopo che le cellule morte e i batteri sono stati eliminati, i macrofagi terminano il loro compito.

Questo passaggio è importante perché se l’infiammazione dura troppo a lungo vuol dire che il processo di guarigione non sta procedendo nel modo giusto. Questa fase richiede in media da due a cinque giorni. Ma già a partire dal terzo giorno la ferita assume un colore simile al rosa.

Nel giro di una settimana l’area della ferita diventa più spessa: lo strato di pelle interessato è aumentato di volume grazie a una nuova membrana basale che ha iniziato a posarsi sulla ferita.Quindi, dopo il gonfiore iniziale, il tessuto viene ricostruito sotto la crosta e subentrano il collagene, una fibra bianca dura che funge da struttura su cui altri tessuti possono essere costruiti.

Anche i vasi sanguigni devono essere riparati, il tessuto di granulazione riempie la ferita e quando la pelle sottostante è pronta, la crosta cade da sola. Un taglio profondo può richiedere da tre a sei settimane per guarire. Quando la crosta si stacca, appare il nuovo tessuto cicatriziale che è diverso dal tessuto cutaneo in quanto non contiene ghiandole sudoripare o follicoli piliferi. Può essere inizialmente un po’ morbido e rossastro, ma si rafforza nel tempo.

Occorrono circa tre mesi affinché il tessuto cicatriziale diventi resistente come la pelle normale e alcuni anni per guarire completamente. Le ferite superficiali di solito guariscono senza una cicatrice, mentre le cicatrici permanenti sono più probabili con ferite più profonde.

Come curare una ferita

Ci sono comunque delle regole da rispettare, come quella di non toccare o staccare la crosta, mantenere le ferite pulite e coperte per aiutare il processo di guarigione.

Le piccole ferite devono essere lavate con acqua e coperte con una garza sterile o una benda.

Bisogna eventuali tracce di terra, polvere, frammenti o spine. Per farlo, si può usare il getto dell’acqua o pinzette o aghi sterilizzati.

In caso di ferita profonda è ovviamente opportuno rivolgersi al medico o ricorrere al pronto soccorso, così come se con il passare del tempo la ferita presenterà eccessivo gonfiore o arrossamento, perché potremmo trovarci di fronte a una infezione.

Chiaramente in questo articolo ci riferiamo solo ed esclusivamente al processo fisiologico che avviene in presenza delle ferite, senza voler dare in qualunque modo un parere medico. Una semplice informazioni per capire meglio ciò che accade al nostro corpo.

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Dominella Trunfio

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