Una recente ricerca ha individuato come un farmaco attualmente usato per curare i pazienti diabetici, sia in grado di favorire una significativa perdita di peso nelle persone obese o in sovrappeso.
Un nuovo studio ha individuato che una dose settimanale di un farmaco per il diabete può favorire una significativa perdita di peso nelle persone obese o in sovrappeso.
Gli sforzi per affrontare la malattia si sono concentrati a lungo sulla dieta e sull’esercizio fisico, ma molte persone che perdono peso in questo modo, purtroppo, tendono a riacquistarlo nel tempo.
I ricercatori, invece, hanno affermato che questo farmaco per il diabete, potrebbe realmente aiutare le persone affette da obesità.
(Leggi anche: Il segreto contro l’obesità è nei nostri geni, nuova scoperta apre le porte delle terapie personalizzate)
Lo studio
I partecipanti a uno studio di 72 settimane hanno perso fino al 20% del loro peso corporeo.
I ricercatori hanno diviso casualmente 2.539 pazienti in sovrappeso o obesi in quattro gruppi uguali.
A un gruppo è stata offerta un’iniezione di placebo auto-somministrata una volta alla settimana per 72 settimane, mentre agli altri tre gruppi sono stati offerti 5 mg, 10 mg o 15 mg di un farmaco chiamato tirzepatide.
Tutti i partecipanti hanno anche ricevuto regolari sessioni di consulenza sullo stile di vita, per aiutarli ad attenersi a pasti ipocalorici e ad almeno 150 minuti di attività fisica a settimana.
I risultati hanno rivelato che alla fine del periodo di 72 settimane, i partecipanti a cui erano stati somministrati 5 mg di tirzepatide ogni settimana avevano perso in media 16,1 kg, quelli a cui erano stati somministrati 10 mg avevano perso in media 22,2 kg e quelli dati i 15 mg una media di 23,6 kg. Quelli che hanno ricevuto un’iniezione di placebo hanno perso in media 2,4 kg.
La prof. Rachel Batterham, esperta di obesità presso l’University College London ha affermato che la tirzepatide agisce imitando gli ormoni nel corpo che aiutano le persone a sentirsi sazi dopo aver mangiato, e che sono spesso a bassi livelli nelle persone con obesità .
Tom Sanders, professore emerito di nutrizione e dietetica al King’s College di Londra, ha affermato che dosi più elevate di tirzepatide hanno portato a una maggiore perdita di peso, ma hanno causato più effetti collaterali, principalmente nausea, vomito e diarrea.
Ovviamente, l’emergere di questi nuovi farmaci non significa che si può abbandonare uno stile di vita sano e l’attività sportiva, poiché è molto meglio prevenire l’obesità invece che trattarla in una fase avanzata.
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Fonte: The New England Journal of Medicine
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