L'Aifa registra un incremento delle segnalazioni ricevute da cittadini di prodotti acquistati online da canali non autorizzati.
Somatoline e Cialis gli ultimi di una lunga serie di prodotti falsificati venduti online tramite canali non autorizzati
Cresce il mercato dei farmaci falsi venduti online. Questa è la volta di una comunissima crema anti-cellulite e di un prodotto per le disfunzioni erettili. È l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, a lanciare l’allarme, registrando un incremento delle segnalazioni ricevute da cittadini di prodotti acquistati online da canali non autorizzati, risultati falsificati o illegali. La raccomandazione allora rimane sempre quella: evitate di acquistare online da canali non leciti che non abbiano il logo comune.
In particolare, tra i casi più recenti rientrano la falsificazione della crema Somatoline, il ben noto preparato dermatologico con attività che contrastano la cellulite, e del Cialis, medicinale indicato nel trattamento delle disfunzioni erettili. Entrambi i prodotti sono stati pubblicizzati online, ma grazie alla collaborazione tra Aifa e eBay tutte le offerte relative al Somatoline sono state rimosse dalla piattaforma.
Nel primo caso, è stata la società Italo Britannica L. Manetti H. Roberts & C. (titolare dell’AIC di Somatoline) a comunicare all’Agenzia del farmaco di aver ricevuto diverse segnalazioni per anomalie riscontrate dagli acquirenti sul prodotto acquistato, riguardanti soprattutto il diverso aspetto in cui si presentava la crema.
Ulteriori verifiche sui campioni di crema anticellulite acquistati on line hanno inoltre evidenziato che:
- gli astucci erano privi del bollino ministeriale per l’anticontraffazione e avevano un numero di lotto e scadenza (su un bollino adesivo o tramite un timbro a inchiostro), diverso dal sistema di codifica adottato nell’Officina di Produzione
- all’interno delle confezioni di bustine c’erano unità di lotti diversi
- nell’astuccio di flacone multidose con dosatore era presente il confezionamento primario privo della scadenza
- il prodotto all’interno si presentava difforme per aspetto dal prodotto autorizzato
Nel caso del Cialis, invece, la Eli Lilly ha accertato 12 casi di confezioni contraffatte, spesso riportanti numeri di lotti che non sono risultati coincidere con produzioni originali:
Tuttavia è possibile, dicono dalla Aifa, che siano ancora esistenti altre confezioni contraffatte del medicinale.
“L’AIFA – si legge nella nota – invita ancora una volta i consumatori a diffidare di quelle che sul web, spesso e frequentemente, vengono presentante come “offerte imperdibili”, raccomandando massima cautela nell’acquisto di farmaci online.
Un atteggiamento prudente è ancor più indispensabile alla luce dell’attuale quadro legato all’emergenza COVID-19 che potrebbe determinare, come registrato in alcuni paesi extra europei, l’offerta online di vaccini anti COVID-19 illegali e privi di qualunque garanzia rispetto a qualità, efficacia e sicurezza e, dunque, potenzialmente molto pericolosi“.
La normativa sulla vendita di farmaci online
L’AIFA ricorda, infine, che la regolamentazione vigente in Italia in materia di vendita online di medicinali al pubblico consente tale attività solo alle farmacie e agli esercizi commerciali parafarmacie o “corner della salute” della grande distribuzione organizzata (individuati dall’articolo 5, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223), limitatamente a farmaci senza obbligo di prescrizione.
“L’acquisto di tali medicinali da parte dei consumatori italiani può essere effettuato solo attraverso i canali autorizzati che espongano il logo comune”, sottolinea l’AIFA.
Infine, ricordate che per il momento è esclusa la possibilità di vendita online di farmaci attraverso le piattaforme di e-commerce.
L’acquisto online dei farmaci senza obbligo di prescrizione è legale ma solo attraverso i canali autorizzati che espongano il logo comune: sono i cosiddetti SOP, che comprendono i farmaci da banco, anche detti OTC (Over The Counter), ossia medicinali da automedicazione e che come tali vengono indicati solitamente per disturbi di lieve entità. Sono usati per un breve periodo di tempo e per essi non è necessario l’intervento del medico. Un bollino sulla loro confezione li rende facilmente riconoscibili (maggiori informazioni a questo link).
QUI trovate la nota della Aifa.
Fonti: AIFA
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