L’ernia del disco si ha quando si verifica una rottura del disco e la fuoriuscita del liquido cerebrospinale. Come si tratta e come alleviare il dolore.
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L’ernia del disco, o ernia discale, o prolasso discale, si ha quando si verifica una rottura del disco e la fuoriuscita del liquido cerebrospinale, che comprime così i nervi della colonna vertebrale circostanti con conseguente dolore. Il disco è il tessuto presente tra le ossa della colonna vertebrale. Non sempre è necessario ricorrere a un intervento chirurgico, un’ernia del disco può anche migliorare. Ma quali sono i sintomi e come intervenire in caso di ernia al disco?
L’ernia discale può coinvolgere ogni porzione della colonna vertebrale, ma colpisce con maggiore frequenza la regione lombare/lombosacrale e quindi cervicale, mentre le ernie del disco dorsali sono molto più rare.
Si tratta di una malattia molto dolorosa e invalidante, che colpisce prevalentemente i giovani e gli adulti tra i 20 e i 50 anni. Circa il 70-80 % della popolazione è affetta da patologia lombalgica e cervicoalgica e di questa una grossa fetta soffre di malattia da ernia del disco (Fonte: Islass).
Cos’è l’ernia del disco?
L’ernia al disco è tecnicamente la fuoriuscita di materiale di nucleo polposo del disco intervertebrale. Ciò è dovuto a una vera e propria rottura delle fibre dell’anello fibroso che costituiscono la parete del disco.
In pratica, i tessuti che si trovano tra le ossa della colonna vertebrale sono i cosiddetti “dischi intervertebrali” che formano un’articolazione tra le ossa della colonna vertebrale, consentendone il movimento. I dischi sono formati da una porzione centrale a consistenza molle e gelatinosa, da un nucleo polposo e da un rivestimento esterno, l’anello fibroso. Se questo rivestimento si rompe, il nucleo polposo può fuoriuscire dalla propria sede causando proprio una “erniazione del disco”.
Ciò può capitare molto più frequentemente in età avanzata, quando i dischi della colonna vertebrale avranno perso flessibilità ed elasticità e i legamenti che circondano il disco diventano più soggetti a lacerazione.
Un’ernia del disco può comprimere i nervi spinali circostanti, in questo caso si è in presenza di radiculopatia, oppure il midollo spinale, mielopatia, causando dolore acuto.
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Ernia del disco sintomi
Può capitare che un’ernia al disco sia asintomatica, o altrimenti i sintomi sono in relazione alla regione anatomica colpita e alla dinamica della fuoriuscita del materiale discale. Il principale disturbo in caso di ernia discale è un dolore acuto e tagliente, seguono poi intorpidimento, formicolio e debolezza. Possono anche verificarsi episodi di dolore localizzato, che parte dalla colonna vertebrale e va fino all’arto inferiore dove si trova il nervo coinvolto.
I sintomi di un disco erniato sono:
- sciatica
- dolore, intorpidimento o debolezza nella parte bassa della schiena e della gamba
- dolore, intorpidimento o debolezza a collo, spalle, petto e braccio
- mal di schiena
- dolore alla gamba che peggiora quando si sta seduti, si tossisce o si starnutisce
Nello specifico:
Ernia lombare
La sintomatologia dell’ernia del disco lombare, la più frequente, in genere riguarda una lombalgia acuta o una sciatalgia. Nella maggior parte dei casi si guarisce spontaneamente, ma c’è una grossa probabilità di recidive. I sintomi più comuni:
- dolore lombare
- lombo-sciatalgia o sciatica
- lombo-cruralgia
Ernia cervicale
L’ernia discale cervicale si manifesta con dolore al collo e alla spalla che può irradiarsi al braccio. Altri sintomi sono:
intorpidimento e formicolio al braccio o alla mano
- dolore cervicale
- cervico-brachialgia
- dolori precordiali e scapolari
Ernia dorsale
- dolore dorsale
- dolore intercostale
In tutti i casi, possono anche verificarsi altri sintomi come disturbi di sensibilità, motilità, trofismo e riflessi agli arti superiori o superiori, oltre a disturbi sessuali e disturbi sfinterici.
Va detto che tuttavia i segni di un’ernia al disco non sono strettamente specifici, ma possono nascondere anche altre patologie vertebrali o anche extravertebrali. È per questo che è sempre bene rivolgersi al medico e fare le analisi del caso.
Ernia del disco cause
Come abbiamo visto, l’ernia del disco deriva da una vera e propria usura dovuta all’invecchiamento osseo, la cosiddetta “degenerazione dei dischi”. È con l’invecchiamento, infatti, che i dischi intervertebrali perdono parte del loro contenuto di acqua e diventano meno flessibili e più inclini allo strappo.
Una causa esatta dell’ernia al disco non quasi mai identificabile, ma è quasi certo che una caduta o un colpo alla schiena possano fare sviluppare un’ernia discale.
Ricapitolando, tra i fattori di rischio si annoverano:
- età avanzata
- peso, se in eccesso causa uno stress maggiore sui dischi nella regione lombare
- fumo, che riduce i livelli di ossigeno nel sangue
- statura molto alta
- determinate occupazioni, che richiedano sollevamenti o stiramenti particolari
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Ernia del disco rimedi e come intervenire
Se da un lato, nei casi più gravi, si può ricorrere ad alcune tecniche chirurgiche (l’intervento più comune per un’ernia del disco è la microdiscectomia), dall’altro ad alleviare i sintomi di una ernia al disco può essere “semplicemente” una costante attività fisica, evitando condizioni dolorose (come allenamenti di gruppo o il sollevamento pesi).
È utile prediligere le passeggiate senza inclinazioni o le corse non su terreni disconnessi, mantenere il peso forma e stare quanto più possibile dritti con quella schiena. Evitate, inoltre, di fumare, perché il fumo riduce i livelli di ossigeno nel sangue, privando i tessuti del nostro organismo di nutrienti vitali.
Oltre a ciò, possono essere utili per trattare o prevenire i dolori di un’ernia al disco (ricordate che i sintomi generalmente impiegano dalle 4 alle 6 settimane per migliorare significativamente):
- fisioterapia
- calore o freddo, si parte con gli impacchi freddi per alleviare il dolore e l’infiammazione, poi si passa al calore lieve per dare sollievo
- riposo a letto
- agopuntura
- massaggi
- manipolazione spinale
- yoga, ma attenzione perché non tutte le posizioni possono essere effettuate
Ci sono poi una serie di farmaci antidolorifici e miorilassanti che si potrebbero assumere. Ma in ogni caso è assolutamente indispensabile sentire il parere del proprio medico curante.