Endometriosi: sintomi, cause e quando intervenire

L’endometriosi è una malattia della sfera femminile molto complessa e assolutamente da non sottovalutare dato che può portare ad una situazione di infertilità. Ma quali sono i sintomi principali e le cause dell’endometriosi? Come e quando intervenire?

L’endometriosi è una malattia della sfera femminile molto complessa e assolutamente da non sottovalutare dato che può portare ad una situazione di infertilità. Ma quali sono i sintomi principali e le cause dell’endometriosi? Come e quando intervenire?

Sembra che in Italia ci siano ben 3 milioni di donne che soffrono di endometriosi una patologia che colpisce l’utero, portando alla formazione di tessuto simile a quello dell’endometrio (che ricopre la cavità interna dell’utero) al di fuori dalla cavità uterina ad esempio nella zona delle tube o delle ovaie.

SINTOMI DELL’ENDOMETRIOSI

L’endometriosi porta con sé tutta una serie di sintomi molto fastidiosi e in alcuni casi invalidanti, soprattutto durante il ciclo mestruale. Dolori molto forti nella zona pelvica che possono rimanere anche una volta finito il flusso, emicranie, gonfiore addominale, dolori durante i rapporti sessuali, ciclo irregolare e stanchezza.

Spesso chi soffre di endometriosi ha una o più cisti di alcuni centrimetri nelle ovaie e aderenze, ovvero cicatrici fibrose, tra i vari organi e tessuti.

Il sintomo più serio che può portare una situazione di endometriosi sottovalutata o non trattata è l’infertilità, ovvero la difficoltà di concepimento, cruccio della maggior parte delle donne che si trovano a gestire questa malattia spesso proprio nell’età in cui si desidera avere figli.

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C’è comunque una discreta percentuale di casi (circa il 20%) in cui l’endometriosi è asintomatica e viene per esempio riscontrata solo durante un intervento chirurgico fatto per altri motivi o in seguito ad approfondimenti in caso di infertilità.

ENDOMETRIOSI: CAUSE

L’endometriosi è probabilmente una malattia di origine multifattoriale. Nel corso degli anni sono state fatte diverse ipotesi e ancora oggi non c’è vera certezza riguardo alle cause che ne provocano la comparsa. A livello fisiologico c’è chi ritiene che la causa sia la cosiddetta mestruazione retrograda ovvero la situazione in cui, durante il flusso mestruale, alcune cellule endometriali risalendo dalle tube vadano poi ad attecchire in zone extra uterine come ad esempio le tube o le ovaie.

L’endometriosi potrebbe avere causa genetica e quindi ereditaria ma sembra che molto incidano anche fattori ambientali. Sotto accusa in particolare troviamo due pesticidi, il mirex e il beta-esaclorocicloesano (beta HCH), ma anche il Bisfenolo A, interferente endocrino presente soprattutto nei materiali plastici. Una ricerca ha incriminato anche gli estrogeni dei contraccettivi come possibili fattori di crescita per l’endometriosi.

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ENDOMETRIOSI, QUANDO INTERVENIRE

È molto importante diagnosticare precocemente l’endometriosi, in questo modo infatti è possibile limitare i danni che comporta questa malattia evitando ad esempio che ci si trovi di fronte ad una situazione di infertilità difficile da gestire.

Ecco allora che nel caso si abbiano mestruazioni molto dolorose, forti emicranie, dolori pelvici cronici o pesanti fastidi durante i rapporti sessuali è bene informare tempestivamente il proprio ginecologo che prescriverà tutti gli esami di rito per capire se si tratta o meno di endometriosi.

Un campanello di allarme che deve far sospettare una possibile endometriosi è, nel caso di dolori molto forti durante il ciclo mestruale, il fatto che questi non accennino a diminuire neppure con l’utilizzo dei classici antidolorifici o che compaiano all’improvviso mentre fino a quel momento le mestruazioni non comportavano grossi problemi.

Una volta accertato questo si può agire con diversi tipi di rimedi naturali e con la giusta alimentazione, a patto da essere sempre seguiti da un esperto. Ve ne abbiamo parlato nell’articolo che potete leggere qui.

Francesca Biagioli

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