Encefalite da zecca, c’è un primo caso accertato nel Regno Unito. Cos’è e quali sono i sintomi

Il virus dell'encefalite trasmessa da zecche (TBEV ) è un virus trasportato dalle zecche ed è comune in molte parti del mondo, compresi molti Paesi europei. E proprio qui, ci sono stati 3 casi di encefalite da zecche acquisiti in Inghilterra dal 2019, incluso uno legato all'area dello Yorkshire nel 2022. Questo nel 2022 è il primo caso confermato in Inghilterra Quali sono i sintomi

Primo caso di encefalite da zecche confermato nel Regno Unito. Ad annunciarlo è l’Agenzia per la sicurezza della salute pubblica nel Regno Unito (UK Health Security Agency, UKHSA) e si tratta di una diagnosi registrata nel 2022 nella contea dello Yorkshire, nel nord dell’Inghilterra.

Ad oggi sono stati segnalati solo tre casi probabili di questa malattia nel Regno Unito, anche se – come sottolinea l’UKHSA – c’erano da tempo le condizioni perché venisse individuata.

Ma di cosa si tratta?

L’encefalite da zecca (o TBE, da Tick-Borne Encephalitis) è una malattia virale acuta, che colpisce il sistema nervoso centrale. Si tratta di una infezione provocata da un arbovirus appartenente al genere Flavivirus, simile all’agente virale che provoca la febbre gialla e la dengue.

Viene trasmessa per lo più dal morso di una zecca – soprattutto la Ixodes ricinus e la Ixodes persulcatus – un parassita che funge sia da vettore che da serbatoio dell’infezione.

Cos’è l’encefalite da zecca e quali sono i sintomi

Una malattia infettiva virale dell’uomo che coinvolge il sistema nervoso centrale. Il virus viene trasmesso dal morso di zecche infette, le quali possono infettare con il virus dell’encefalite diversi animali selvatici e domestici, fra cui roditori, caprioli, pecore e capre e, a loro volta, possono ritrasmettere il virus ad altre zecche, contribuendo alla sua diffusione.

L’encefalite da zecca, in una prima fase, si manifesta spesso con disturbi simili a quelli dell’influenza (e non solo: nel 70% dei casi, il morso di una zecca portatrice del virus si manifesta nell’uomo con un’infezione che non porta a particolari disturbi rilevanti) ma, successivamente, si possono evidenziare sintomi di meningite ed encefalite.

Nel restante 30% dei casi, i sintomi possono essere:

  • febbre alta
  • mal di testa
  • mal di gola
  • stanchezza
  • dolori ai muscoli e alle articolazioni

In genere, questo tipo di disturbi si manifesta dopo 3-28 giorni dal morso e dura 2-4 giorni; poi la temperatura scende e l’infezione si riduce. Può però anche capitare che il virus continui a diffondersi nelle meningi o nel cervello, provocando i sintomi della meningite o dell’encefalite. Di solito, in questa seconda fase, dopo un intervallo senza disturbi di 8-20 giorni, possono comparire segnali come:

  • febbre improvvisa
  • nausea e vomito
  • rigidità del collo o paralisi
  • mal di testa
  • confusione mentale
  • sonnolenza o disorientamento
  • convulsioni
    sensibilità alla luce
  • difficoltà a parlare

Generalmente, i sintomi migliorano in poche settimane, anche se in una minima percentuale di casi si sviluppano complicazioni ancor più serie come:

  • problemi di memoria e nel parlare
  • epilessia
  • cambiamenti dell’umore e problemi nella concentrazione
  • problemi di movimento e stanchezza

In ogni caso, è assolutamente necessario rivolgersi a un medico.

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Fonte: UKHSA

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