Emicrania: colpa della plastica e del bisfenolo A?

Attenzione alla plastica che contiene bisfenolo A. L’ormai noto interferente endocrino potrebbe essere tra le cause degli attacchi di emicrania. Gli esperti mettono in guardia dal consumo di acqua in bottiglie di plastica e dall’utilizzo di contenitori per il microonde che potrebbero contenere bisfenolo A.

Soffrite di emicrania? Attenzione alla plastica che può contenere bisfenolo A. L’ormai noto interferente endocrino potrebbe essere tra le cause degli attacchi di emicrania. Gli esperti mettono in guardia dal consumo di acqua in bottiglie di plastica e dall’utilizzo di contenitori per il microonde che potrebbero contenere BPA.

Il bisfenolo A è una sostanza ancora molto utilizzata per la fabbricazione di materie plastiche, di confezioni e di contenitori per bevande e alimenti. Il suo accumulo nell’organismo umano è già stato correlato al rischio di obesità, infertilità e infarto, oltre che di problemi di sviluppo per il nascituro durante la gravidanza.

Secondo una nuova ricerca, il bisfenolo A presente nelle bottiglie e in altri contenitori per alimenti potrebbe scatenare gli attacchi di emicrania. Il nuovo studio è stato pubblicato all’interno della rivista Toxicological Sciences. I ricercatori suggeriscono dunque a coloro che soffrono di emicrania di evitare il contatto con il bisfenolo A partendo, ad esempio, dalla rinuncia all’acqua in bottiglia.

Pare che, secondo uno studio precedente, in soli tre giorni di disintossicazione dai cibi confezionati o riscaldati al microonde in contenitori di plastica – e grazie ad una dieta basata su alimenti freschi – la presenza di BPA nelle urine dei pazienti abbia subito una riduzione del 66%.

Ora gli esperti dell’Università del Kansas hanno osservato che la comparsa delle emicranie potrebbe essere correlata all’azione del BPA sul nostro organismo. La sostanza sintetica viene scambiata dal nostro corpo per un ormone femminile (un estrogeno), il cui picco potrebbe essere alla base della comparsa dei forti dolori alla testa. Gli esperti proseguiranno le proprie ricerche per individuare un legame ancora più preciso tra bisfenolo A ed emicrania, e per portare alla luce nuove soluzioni al problema.

Marta Albè

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