Una nuova ricerca si interroga sul fatto che le difficoltà nel sonno potrebbero portare nel tempo ad un declino più veloce nel volume del cervello
Sappiamo che dormire poco può influenzare in maniera negativa la nostra vita a livello di attenzione e produttività sul lavoro, facendo comparire alcuni sintomi a livello fisico, scombussolando il sistema nervoso ed emotivo, ecc. Ora una nuova ricerca si interroga sul fatto che le difficoltà del sonno potrebbero portare nel tempo ad un declino più veloce nel volume del cervello.
Lo studio, pubblicato su Neurology, ribadisce quanto il sonno sia essenziale per far riposare il cervello e permettergli di ripristinare al meglio tutte le sue funzioni. Il team di ricercatori coinvolti ha preso a campione 147 persone tra i 20 e gli 84 anni per poter esaminare il legame che esiste tra i disturbi del sonno (difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni, ecc.) e la grandezza del cervello.
Tutti i partecipanti, a cui è stato fatto compilare un questionario sulle loro abitudini riguardo al sonno, sono stati sottoposti a due scansioni cerebrali a circa 3 anni di distanza l’una dall’altra. Il 35% delle persone coinvolte aveva segnalato una scarsa qualità del sonno ed erano proprio quest’ultime ad avere una più rapida diminuzione del volume cerebrale nel corso del tempo, soprattuto se erano over 60. Le regioni cerebrali interessate dalla riduzione erano sia le aree frontali che quelle temporali e parietali.
Nonostante i due aspetti (ovvero disturbi del sonno e riduzione del volume cerebrale) combaciassero, gli scienziati si sono mostrati cauti nel giungere a conclusioni: “Non è ancora noto se la scarsa qualità del sonno è una causa o conseguenza di cambiamenti nella struttura del cervello“, ha dichiarato Claire E. Sexton, autrice dello studio. Ma in ogni caso: “migliorare le abitudini del sonno delle persone potrebbe essere un modo importante per migliorare la salute del cervello”.
Francesca Biagioli
Leggi anche:
– Insonnia: 10 ricette e rimedi che aiutano a dormire