Tutto ciò che dovete sapere per donare i capelli ai malati di cancro.
Indice
Donare i propri capelli a chi ha subito una chemioterapia? Possibile. Ovunque sono sorte delle associazioni che “raccolgono” i capelli donati e ne creano parrucche naturali per i malati di cancro. Ma come fare per donare i propri capelli? E perché farlo?
Beh, il perché è presto detto: la perdita di capelli non è soltanto un cambiamento estetico, ma, per chi già deve vivere l’esperienza devastante di un cancro, può essere un trauma che erode ancora di più la fiducia in se stessi.
LEGGI anche: LE STUDENTESSE PUGLIESI CHE HANNO DONATO I CAPELLI ALLE MALATE DI CANCRO
Donare i capelli ai malati di cancro, perché
Viene naturale, allora, che donare i propri capelli è un vero e proprio atto di generosità e di altruismo nei confronti di chi, con le chemio e con la conseguente perdita della propria chioma, ha anche perso la voglia di stare in mezzo agli altri. Un meccanismo pericolosissimo, che potrebbe portare il malato di cancro a chiudersi in se stesso e a deprimersi, fino, in alcuni casi, a influenzare anche le proprie possibilità di guarigione.
LEGGI anche: 5 CONSIGLI UTILI PER AIUTARE CHI STA AFFRONTANDO UNA GRAVE MALATTIA
Come fare per donare i capelli ai malati di cancro
La prima cosa da fare è ricercare chi crea parrucche per persone malate. In genere si tratta di associazioni senza scopo di lucro che donano parrucche a pazienti oncologici che non possono permettersi di comprarne una (associazioni che, nella maggior parte dei casi, fanno riferimento a loro volta a ditte specializzate nel settore). Un’altra via è cercare un Salone convenzionato.
Ogni associazione richiede particolari parametri, ma in linea di massima le richieste sono più o meno uguali.
Cosa occorre per donare i propri capelli ai malati di cancro:
• avere una lunghezza utile da tagliare di almeno 20/25 cm
• i capelli non devono essere trattati con sostanze chimiche permanenti, vanno bene invece i capelli colorati con spume o altri prodotti che si eliminano con i lavaggi. Ogni organizzazione è comunque diversa: alcune, per esempio, dicono che i capelli possono essere tinti purché siano di un unico colore e non presentino meches, colpi di sole o quant’altro
• i capelli devono essere puliti
• l’ideale è farli tagliare dal proprio parrucchiere spiegandogli la destinazione, in modo che li tagli in maniera corretta senza sprecare centimetri preziosi
• ovviamente i capelli richiesti sono maschili e femminili di tutte le età e razze
Quanto alla spedizione, alcuni richiedono di stringere bene la ciocca con degli elastici su entrambi i lati, avvolgerli in un foglio di carta velina e spedirli in un busta imbottita, altri di metterli in una busta di plastica. In ogni caso ciocche di capelli differenti devono essere separate.
Qui i siti di alcune associazioni:
• Banca dei capelli
• Un angelo per capello
• Locks of Love
• Wigs for Kids
• Look Good Feel Better Campaign
• Cuts for Cancer Campaign
Germana Carillo