3 dolcificanti artificiali potrebbero alterare il microbioma intestinale, aumentando il rischio di obesità, diabete e problemi digestivi
3 dolcificanti artificiali potrebbero alterare il microbioma intestinale, aumentando il rischio di obesità, diabete e problemi digestivi
I dolcificanti artificiali causano “un’interruzione della comunicazione” tra i batteri intestinali, modificando il microbioma e potenzialmente aumentando il rischio di malattie.
I batteri intestinali influenzano positivamente la salute del nostro organismo, ma per farlo devono essere presenti nel giusto equilibrio. Ciò è in parte mantenuto da un meccanismo di “comunicazione” utilizzato dai batteri stessi, e chiamato quorum sensing, che consente a questi microrganismi di rilevare e rispondere alla densità della popolazione cellulare regolando i propri geni e influenzando il loro comportamento.
I dolcificanti artificiali, invece, interrompono questa comunicazione, il che indica che possono essere problematici se assunti a lungo termine.
Lo studio
Il nuovo studio aveva come obiettivo quello di capire come i dolcificanti siano in grado di influenzare la salute intestinale; per questa ricerca sono stati usati batteri emettitori di luce la cui emissione è stata ridotta quando la comunicazione batterica veniva interrotta.
Cosa si è scoperto? I tre dolcificanti più comuni hanno tutti impedito la comunicazione batterica: stiamo parlando di saccarina, aspartame e sucralosio. Altri tre dolcificanti meno comuni, acesulfame potassio (Ace-K), advantame e neotame, invece, non hanno provocato questo effetto.
Quello che è stato rilevato è che i dolcificanti artificiali più popolari interferiscono con la comunicazione tra i batteri che regolano importanti funzioni e, una volta che questa viene danneggiata, i batteri non possono comportarsi correttamente come una ‘comunità’. Quando interrompi la comunicazione batterica, stai interrompendo l’equilibrio batterico naturale nell’intestino che può, a sua volta, causare problemi di digestione e aumento del rischio di obesità e diabete di tipo due e non solo.
Di fronte a questa ricerca, i produttori di bevande e alimenti con dolcificanti artificiali dovrebbero iniziare a etichettare meglio i loro prodotti per mostrare quanto dolcificante contengono, in modo che i consumatori possano fare scelte consapevoli.
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Fonte: MDPI
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