L'uso di prodotti chimici disinfettanti, divenuto consuetudine grazie alla pandemia, rischia di avere conseguenze molto negative anche per i feti, secondo questo studio osservazionale condotto in Giappone
Dallo scoppio della pandemia da Covid-19, prodotti igienizzanti e disinfettanti sono entrati in maniera prepotente nella nostra quotidianità. Gli effetti protettivi contro il virus di questi prodotti sono innegabili, ma non dobbiamo dimenticare che si tratta comunque di sostanze chimiche che, a lungo andare, possono avere conseguenze negative per la salute, soprattutto per le persone più fragili o per i bambini piccoli.
Un nuovo studio condotto in Giappone ha esaminato appunto gli effetti dell’utilizzo dei disinfettanti da parte di donne in gravidanza, per verificare se ci fosse un legame fra questi prodotti e lo sviluppo di malattie allergiche come asma, eczemi o intolleranze alimentari nei futuri nascituri.
Per fare questo, i ricercatori hanno raccolto i dati sullo stato di salute di quasi 79.000 coppie madre/bambini nati fra il gennaio 2011 e il marzo 2014. Sono state esaminate poi le associazioni fra l’eventuale uso di disinfettanti da parte delle future mamme durante la gravidanza e la comparsa di malattie allergiche nei bambini fino a tre anni.
Rispetto alle donne che non hanno fatto uso di disinfettanti in gravidanza, le mamme che hanno usato questi prodotti hanno un rischio significativamente più elevato che il proprio figlio manifesti forme più o meno gravi di asma o di eczema (fino al 26% in più rispetto alle altre mamme); al contrario, l’uso di disinfettanti da parte delle mamme non sembra essere connesso all’insorgenza di allergie alimentari o intolleranze.
Si tratta, per ora, di uno studio osservazionale che non ha indagato la correlazione dal punto di vista clinico, tuttavia può essere già da solo uno strumento di riflessione valido a farci comprendere che l’esposizione del feto ai disinfettanti (come del resto anche ad altre sostanze chimiche) può essere già di per sé sufficiente a provocare patologie anche gravi nei nascituri.
Questo studio si riferisce a dati raccolti poco meno di una decina di anni fa, ben prima dell’epidemia da Coronavirus. Se consideriamo l’enorme diffusione che i prodotti disinfettanti hanno avuto dopo lo scoppio dell’emergenza sanitaria (anche nelle nostre care), i risultati a cui sono giunti i ricercatori sono ancor più attuali.
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Fonte: Occupational and Environmental Medicine
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