Diabete: così l’aceto migliora la glicemia, quanto assumerne (e quando) per regolare gli zuccheri nel sangue

Un recente studio ha rivelato come i pazienti con diabete possono tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue bevendo aceto durante i pasti, soprattutto in caso di carboidrati complessi.

Ci sono alcuni cibi e bevande che possono aiutare a bilanciare i livelli di zucchero nel sangue. Uno studio pubblicato sulla National Library of Medicine sostiene, infatti, che il consumo di aceto ai pasti veniva utilizzato come medicina popolare per il trattamento del diabete prima di qualsiasi terapia farmacologica ipoglicemizzante.

Anche studi recenti indicano che l’aceto migliora la sensibilità all’insulina sia nei soggetti sani sia nei soggetti con diabete. In effetti, sono stati condotti quattro studi incrociati randomizzati su adulti con diabete di tipo 2 e senza diabete.

Tutte le prove hanno seguito lo stesso protocollo, che prevedeva un pasto standardizzato la sera prima del test, un digiuno notturno e un test del glucosio due ore dopo il consumo di un pasto con bagel e succo o una soluzione di destrosio.

La glicemia postprandiale (PPG) è stata confrontata dopo 120 minuti dal pasto.

I ricercatori hanno scoperto che due cucchiaini di aceto, circa 10 g, riducevano efficacemente la glicemia postprandiale, e questo effetto era più pronunciato quando l’aceto veniva ingerito durante i pasti rispetto a cinque ore prima.

Lo studio osserva che l’aceto non ha alterato la glicemia postprandiale se ingerito con monosaccaridi, suggerendo che l’azione anti glicemica dell’aceto è correlata alla digestione dei carboidrati.

Infine, l’acetato di sodio non ha alterato la glicemia, indicando che i sali di acetato mancano di proprietà anti glicemiche. Quest’ultime sono evidenti quando vengono ingerite piccole quantità di aceto con pasti composti da carboidrati complessi. (Leggi anche: Diabete: studio rivela il momento migliore del giorno per mangiare i carboidrati (soprattutto le patate)

In un paziente diabetico i livelli di zucchero nel sangue aumentano e diminuiscono durante il giorno, e per le persone che convivono con il diabete questi cambiamenti sono maggiori e si verificano più spesso rispetto alle persone che non hanno il diabete.

I sintomi dell’iperglicemia tendono a svilupparsi lentamente nell’arco di alcuni giorni o settimane, anche se in alcuni casi potrebbero non esserci sintomi fino a quando il livello di zucchero nel sangue non è molto alto. I segnali più evidenti di ciò sono aumento della minzione, aumento della sete e aumento della fame.

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Fonte: NCBI

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