Depressione: entro il 2030 tra le malattie più diffuse

Depressione: un italiano su tre la teme subito dopo il cancro. Una malattia che secondo l’Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, continua a diffondersi a macchia d’olio e che ancora non vede una cura definitiva.

Depressione: un italiano su tre la teme subito dopo il cancro. Una malattia che secondo l’Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, continua a diffondersi a macchia d’olio e che ancora non vede una cura definitiva.

Nel primo “Libro Bianco sulla depressione” presentato alla Camera dei Deputati, l’Onda ha pubblicato i risultati di un’indagine svolta su campione di 1004 volontari, di cui 503 donne e 501 uomini. La depressione è stata analizzata in tutti i suoi aspetti, da quelli sociali a quelli terapeutici assistenziali, da quelli economici a quelli epidemiologici, senza dimenticare quelli clinico diagnostici.

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È emerso così che questa malattia sia un disturbo molto temuto tra la popolazione, addirittura seconda solo al cancro. I dati italiani dell’Organizzazione mondiale della Sanità lo confermano: un italiano su tre ne soffre e la depressione grave può costare fino a 11.000 euro l’anno a paziente solo per costi diretti, legati a farmaci, complicanze e ricoveri.

Un italiano su quattro ritiene la depressione come una condizione mentale che non si può capire fino in fondo e con cui si può solo convivere. Secondo gli intervistati che ne hanno sofferto, l’insorgere della malattia è il risultato di diversi fattori, tra questi i traumi (69%) e lo stress (60%). Chi invece non è mai stato depresso ritiene che ne soffra solo chi è emotivamente fragile.

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Ai volontari è stato poi chiesto di descrivere i sintomi principali, il risultato sono i pensieri negativi (69%), la solitudine (67%) e la tristezza (63%). Per un intervistato su tre, anche i disturbi di natura cognitiva, come la difficoltà a prendere decisioni e a mantenere la concentrazione, provocano un forte impatto sulla qualità della vita.

“L’obiettivo di Onda nella lotta contro la depressione è di aumentare la conoscenza e la consapevolezza di questa malattia, nonché ridurre lo stigma nella popolazione, avvicinando i pazienti a una diagnosi precoce e a cure tempestive e contribuendo a migliorare la qualità e l’accessibilità dei servizi ospedalieri e territoriali dedicati”, ha sottolineato Francesca Merzagora, presidente Onda.

depressione

In Italia sono oltre 4 milioni le persone depresse e le donne sono più coinvolte rispetto agli uomini, secondo l’Oms entro il 2030 la depressione costituirà la malattia cronica più diffusa.

“A ciò si aggiunge il profondo cambiamento del ruolo multitasking femminile con l’aumento della quantità di lavoro, maggiori carichi di responsabilità associati a ruoli professionali apicali, conciliazione, acquisizione di abitudini di vita scorrette, che accentua ancor più lo stress fisico e psico‐emotivo, considerato dalla maggioranza delle donne una delle principali cause della depressione”, ha concluso il presidente Onda.

Dominella Trunfio

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