Nella stagione autunno-inverno, complice il mal tempo e le temperature basse, aumentano i casi di depressione.
Certamente la stagione autunnale e l’inizio dell’inverno sono periodi impegnativi sia a livello fisico (compaiono i primi raffreddori ed influenze) che a livello psicologico, almeno per quelle persone particolarmente sensibili ai cambiamenti e un po’ meteoropatiche. Ecco perché è proprio in questo momento dell’anno che, complice un tempo freddo e spesso grigio o nebbioso, aumentano i casi di depressione di un 2-3% rispetto al resto dell’anno, con un picco di 4 volte maggiore nel gentil sesso.
A spiegare questo fenomeno e i sintomi che porta con sé è stato lo psicoterapeuta Giovanni Porta: “La depressione invernale. Una vera patologia che può dare ansia, perdita di energie, tendenza a dormire di più, ritiro sociale, perdita di interessi, aumento dell’appetito, mancanza di speranze, variazioni di peso, difficoltà di concentrazione”.
Naturalmente a risentire di più della stagione autunno-inverno a livello umorale sono le persone che vivono in quelle zone dove è minore la presenza di sole, i paesi scandinavi in primis. Ormai sappiamo quanto sia importante una quotidiana e moderata esposizione ai raggi solari per mantenere sempre alto il buon umore. Non è un caso dunque che si risenta maggiormente nei periodi grigi e freddi, quando fa buio presto, si sta molto coperti e le lunghe e assolate giornate estive sono un ricordo ormai passato.
Ecco dunque che il consiglio dell’esperto per prevenire queste cattive sensazioni o affrontarle se già si sono presentate è proprio quello di “stare alla luce approfittare delle ore più calde per stare all’aperto e fare passeggiate, se possibile in compagnia di amici”.
Nei casi più seri invece è sempre consigliabile rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
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