Un nuovo studio sottolinea l’uso dei composti psichedelici, scoprendo che due dosi di psilocibina riducono i sintomi della depressione.
Effetti dei funghi ancora connessi alla depressione. Un altro studio sottolinea nuovamente l’uso dei composti psichedelici come medicina, scoprendo che due dosi di psilocibina, il composto che conferisce ai “funghi magici” la loro caratteristica, riducono significativamente i sintomi della depressione maggiore negli adulti quando combinati con la psicoterapia assistita.
È il risultato che emerge da un’indagine condotta dai ricercatori del Center for Psychedelic and Consciousness Research (CPCR) della Johns Hopkins School of Medicine, che hanno analizzato 24 adulti in due sessioni di terapia con psilocibina di cinque ore e a 24 settimane di follow-up, soffermandosi – appunto – sul disturbo depressivo maggiore, quel disturbo dell’umore caratterizzato da tristezza profonda e costante.
“L’entità dell’effetto che abbiamo visto era circa quattro volte maggiore di quella che gli studi clinici hanno dimostrato per gli antidepressivi tradizionali sul mercato”, afferma Alan Davis, Ph.D., professore di psichiatria e scienze comportamentali.
Lo studio
Secondo i dati dei Centri statunitensi per il controllo delle malattie (CDC), decine di milioni di adulti hanno ad un certo punto della loro vita sofferto di disturbo d’ansia cronico. Uno su 6 avrà sintomi depressivi durante un certo periodo della sua vita.
Our study in @JAMAPsych shows #psilocybin-assisted therapy reduced #depression symptoms in people with moderate-severe depression. 1 month later, 71% had a clinically significant response & 54% no longer met criteria for depression https://t.co/7hDkt5WIDN pic.twitter.com/ewGRDNbrII
— Johns Hopkins Psychedelic Research Center (@JHPsychedelics) November 4, 2020
In questo nuovo studio, i ricercatori hanno cercato di vedere se la psilocibina (che è già conosciuta come “Breakthrough therapy” – letteralmente “terapia della svolta” – ossia quella particolare designazione di “terapia rivoluzionaria” che arriva direttamente dalla Fda e riguardante i funghi allucinogeni come terapia per la depressione resistente ai trattamenti più comuni), possa essere abbastanza efficace da essere utilizzata come trattamento per i disturbi depressivi “standard”, a lungo termine, persistenti e meno definiti.
“Poiché esistono diversi tipi di disturbi depressivi che possono provocare variazioni nel modo in cui le persone rispondono al trattamento, sono rimasto sorpreso dal fatto che la maggior parte dei partecipanti allo studio abbia trovato efficace il trattamento con psilocibina”, afferma Roland Griffiths Ph.D., Direttore di il CPCR e un pioniere della ricerca sul trattamento psichedelico che ha pubblicato i suoi risultati su JAMA Psychiatry.
Nella sperimentazione clinica, del gruppo di 24 partecipanti, il 67% ha mostrato una riduzione di oltre il 50% dei sintomi della depressione al follow-up di una settimana e il 71% al follow-up di quattro settimane. Complessivamente, quattro settimane dopo il trattamento, il 54% dei partecipanti è stato considerato in remissione, il che significa che non si qualificava più come depresso.
“Poiché la maggior parte degli altri trattamenti per la depressione maggiore richiedono settimane o mesi per funzionare e possono avere effetti indesiderati, questo potrebbe essere un punto di svolta se questi risultati reggeranno in futuri studi clinici controllati con placebo”, conclude Davis.
I ricercatori affermano che seguiranno i partecipanti per un anno dopo lo studio per vedere per quanto tempo rimangono gli effetti antidepressivi del trattamento con psilocibina e riporteranno i loro risultati in una pubblicazione successiva.
Fonti: JHP / JAMA Psychiatry
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