Un uomo ogni giorno si alzava e riviveva il giorno precedente, in una continua catena di giorni sempre uguali. Alla fine gli è stata diagnosticata una rara condizione chiamata déjà vécu
Immaginatevi di svegliarvi ogni mattina e avere la sensazione di rivivere ogni giorno la stessa giornata, esattamente identica a quella del giorno precedente. Probabilmente ai cinefili verrà in mente la trama del film Ricomincio da capo, ma purtroppo è quanto succede veramente ad alcune persone.
Una rara condizione chiamata déjà vécu (già vissuto in francese) ha infatti fatto sì che un uomo di 80 anni percepisse ogni evento della sua vita come un’esperienza precedente. Tutto è iniziato quando ha constatato il suo lettore e-book mostrava sempre le stesse pagine del libro. Lo ha portato a riparare, ma il tecnico gli ha assicurato che funzionava perfettamente.
Poi è stata la volta del televisore, anch’esso portato a riparare perché trasmetteva il telegiornale con sempre le stesse notizie. Anche qui, nulla di fatto: l’apparecchio non aveva niente. E infine la scoperta terribile: ovunque andasse trovava sempre le stesse persone, le stesse macchine, gli stessi automobilisti e tutti dicevano le stesse cose.
In cosa consiste il déjà vécu
Dopo aver analizzato il suo caso, i ricercatori del Nuovo Galles del Sud, in Australia non hanno avuto dubbi: si trattava di una malattia estremamente rara nota come déjà vécu. Ritenuto una complicazione del morbo di Alzheimer, il déjà vécu è l’impressione persistente che ogni nuovo incontro sia solo una ripetizione di esperienze precedenti.
Descritto per la prima volta nel 1896, è una “forma patologica di déjà vu”. Tuttavia, a differenza di quest’ultimo che dà l’impressione di aver già visto una cosa che sta accadendo, il déjà vécu è la sensazione persistente di rivivere in continuazione ogni evento della vita.
Gli scienziati non sanno con certezza quali siano le cause del déjà vécu, ma alcuni ritengono che abbia a che fare con una disfunzione dell’ippocampo, la parte del cervello che aiuta a convertire i ricordi a breve termine in memorie a lungo termine. Chi ne soffre spesso non capisce cosa gli stia succedendo e può sviluppare false credenze simili a illusioni per giustificare le proprie percezioni.
I medici hanno rilevato nell’uomo i segnali indicatori della presenza dell’Alzheimer
Secondo lo studio dell’équipe di medici che ha preso in cura il paziente, pubblicato sulla rivista BMJ Case Reports, a distanza di due anni dall’insorgenza del déjà vécu
i sintomi di confabulazione rievocativa dell’uomo sono rimasti pervasivi e fastidiosi, ha continuato a vivere a casa e a rimanere indipendente nella cura di sé.
Un’analisi neuropsicologica dell’uomo ha rivelato perdita di memoria, comportamento impulsivo e declino cognitivo. Le scansioni cerebrali hanno invece evidenziato un’attività inusualmente bassa del lobo temporale sinistro e frontale, oltre a diverse anomalie nella parte destra.
Come detto, a volte questa patologia si riscontra in malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e infatti i test condotti dagli autori della ricerca hanno evidenziato dei segni di Alzheimer nel cervello del paziente. In particolare hanno trovato un livello ridotto della proteina amiloide beta-42, ma livelli elevati della proteina tau, entrambi indicativi della malattia.
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Fonte: BMJ Case Reports
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