Dai Sutra dello Yoga 5 modi per essere “green” dentro e fuori

Le motivazioni interiori per rendere più green il nostro stile di vita possono provenire anche dall'alto, da tradizioni spirituali millenarie... Il saggio Patanjali, nei suoi Yoga Sutra, ci illustra uno dei piani più efficaci per una vita ottimale. Perché non applicarlo, nello specifico, anche al nostro rapporto con l'ambiente, per creare una vera e propria green awareness?

Le motivazioni interiori per rendere più green il nostro stile di vita possono provenire anche “dall’alto”, da tradizioni spirituali millenarie… Il saggio Patanjali, nei suoi Yoga Sutra, ci illustra uno dei piani più efficaci per una vita ottimale. Perché non applicarlo, nello specifico, anche al nostro rapporto con l’ambiente, per creare una vera e propria “green awareness”?

Lo spunto viene da un articolo che illustra alcune vie per rendere la nostra mente un po’ più green, in modo da poter cambiare in modo profondo la nostra vita.
L’insegnamento classico dello Yoga, prima ancora delle posture (Asanas), prevede dei codici di disciplina, prima esterne (Yama) ,e poi interiori (Nyama), per poter aspirare alla libertà ed all’autorealizzazione. Alcune di esse possono essere direttamente applicate da chi vuole essere un po’ più gentile con il proprio pianeta, consapevoli che sono i piccoli comportamenti a scatenare quelli grandi:

AIMSHA: la non violenza. È una pratica etica di astensione, e consiste letteralmente nel non fare del male a nessun altro essere vivente. Una delle conseguenze può essere quella di seguire una dieta vegetariana, ma anche cercare di limitare l’inquinamento per preservare i l nostro habitat e quello degli animali o non comprare ciò che viene prodotto senza rispetto per le condizioni dei lavoratori…

DAYA: la compassione. Sentirsi connessi con qualsiasi forma di vita condivida con noi il pianeta. Immedesimarsi nel pianeta stesso. Ciò potrebbe contribuire a ridurre il nostro continuo sfruttamento e sperpero delle risorse. Il divino è in ogni cosa ed ogni cosa è il divino!

ASTEYA: non rubare. Uno dei nostri maggiori problemi è il continuo mancato riconoscimento dei limiti ecologici che ci dovremmo porre. Appropriarci di più rispetto a quello che ci spetta è rubare. Non preoccuparci delle generazioni future è rubare. Non condividere è rubare.

SATYA: veracità, non mentire. Molte informazioni riguardo l’ambiente non ci vengono date in maniera corretta o vengono taciute. Il contribuire ad informare, sempre nel rispetto della non violenza anche verbale, può accrescere una sensibilità green a livello globale.

SAMTOSHA: contenimento. Uno degli aspetti della civiltà occidentale è quello del volere sempre di più, brama, ingordigia. Si potrebbe coltivare il ritornare a stili di vita più semplici e naturali. Riciclare, riutilizzare, reinventare, ma anche moderazione nel cibo, limitazione dei consumi… la semplicità è verde.

Queste indicazioni non sono ammonimenti o comandamenti, ma la loro bellezza sta precisamente nel guidarci a sentire/sentirci un po’ più integrati con noi stessi, con gli altri e con il nostro ambiente… che c’è di più green?

Giordano Novielli

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