La curcuma è una delle spezie curative più versatili del mondo. Ora l’attenzione della scienza va ad un’ulteriore possibile proprietà benefica della curcuma: migliorare la capacità del cervello di autoguarirsi.
La curcuma è una delle spezie curative più versatili del mondo. Ora l’attenzione della scienza va ad un’ulteriore possibile proprietà benefica della curcuma: migliorare la capacità del cervello di autoguarirsi.
Ancora una volta è merito della curcumina, un sostanza presente nella curcuma che sarebbe in grado di incoraggiare l’attività delle cellule nervose nella riparazione del cervello. Non soltanto la curcumina, ma anche altre sostanze presenti nella curcuma, come ar-turmerone, curlone e β-turmerone, sarebbero in grado di abbassare il rischio di ictus.
In particolare, secondo gli studi dedicati alla curcuma, la curcumina ed altri composti presenti in questa spezia sarebbero in grado di prevenire lesioni ed altri danni alle arterie cerebrali, ripristinare la produzione di energia da parte delle cellule, mantenere corretti i livelli di enzimi antiossidanti protettivi del cervello e ripararci dai danni cerebrali causati da radicali liberi e infiammazione.
Al momento i ricercatori hanno testato in laboratorio la curcumina per valutare i suoi benefici rispetto ai danni al cervello, incluso l’ictus. La speranza è che via via la scienza possa approfondire i benefici della curcuma e dei suoi composti direttamente sull’uomo, con riferimento ai suoi effetti sul nostro cervello.
Le proprietà della curcuma come rimedio in grado di migliorare il potere del cervello di autoripararsi sono state evidenziate da una ricerca pubblicata di recente sulla rivista scientifica Stem Cell Research and Therapy. Lo studio porta il titolo di “Aromatic-turmerone induces neural stem cell proliferation in vitro and in vivo”.
In questo studio i ricercatori dell’Institute of Neuroscience and Medicine di Julich, in Germania, si sono concentrati sull’ar-turmerone (aromatic-turmerone). Su modello animale, la somministrazione di ar-turmerone ha portato ad un aumento dell’80% della capacità del cervello di autoripararsi.
Secondo quanto dichiarato dagli esperti, si tratta di un importante passo avanti per quanto riguarda la medicina rigenerativa e l’identificazione di sostanze che possano promuovere la differenziazione delle cellule staminali in neuroni. I ricercatori sperano in questo modo di trovare soluzioni per migliorare la qualità della vita dei milioni di persone che soffrono di malattie come Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica e non solo.
Al di là di questo studio, la curcuma è considerata un vero e proprio elisir di lunga vita, con conferme sempre più frequenti ed importanti da parte della scienza. La curcumina, infatti, è un potente antinfiammatorio che è stato associato con la possibilità di prevenire il diabete e l’artrite. Ci attendiamo in ogni caso ulteriori ricerche per approfondire gli effetti benefici della curcuma sull’uomo e sul nostro cervello.
Marta Albè
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