Create cellule staminali del sangue che potrebbero aprire la strada a trattamenti contro la leucemia

Un gruppo di ricercatori australiani ha creato cellule staminali del sangue coltivate in laboratorio che assomigliano molto a quelle del corpo umano, una scoperta che potrebbe portare a trattamenti per diversi disturbi come la leucemia.

I trapianti di cellule staminali, noti anche come trapianti di midollo osseo, sono comunemente usati per trattare la leucemia, il cancro dei globuli bianchi e i disturbi del midollo osseo a causa della capacità delle cellule staminali di auto-replicarsi e creare globuli rossi o bianchi e piastrine.

Tuttavia, trovare un donatore perfetto per un trapianto è spesso difficile.

Ora, il team del Murdoch Children’s Research Institute di Melbourne ha fatto un passo avanti nella creazione di cellule staminali del sangue trapiantabili, aprendo la strada alle cellule coltivate in laboratorio per curare i bambini affetti da leucemia e disturbi da insufficienza del midollo osseo.

Il nuovo studio ha segnato la prima volta che i ricercatori hanno sviluppato cellule staminali del sangue in un laboratorio, che corrispondono strettamente a quelle dell’embrione umano e possono essere utilizzate per trattare qualsiasi paziente.

La capacità di prendere qualsiasi cellula da un paziente, riprogrammarla in una cellula staminale e poi trasformarla in cellule del sangue specificatamente abbinate per il trapianto avrà un impatto enorme sulla vita di questi pazienti vulnerabili. È importante sottolineare che queste cellule umane possono essere create nella scala e nella purezza richieste per l’uso clinico.

Lo studio

Il team ha iniettato le cellule del sangue umano ingegnerizzate in laboratorio. Hanno scoperto che le cellule sono diventate midollo osseo funzionale a livelli simili a quelli osservati nei trapianti di cordone ombelicale.

Hanno anche scoperto che le cellule coltivate in laboratorio potevano essere congelate prima di essere impiantate, imitando il processo di conservazione delle cellule dei donatori prima di essere trapiantate in pazienti umani.

Andrew Elefanty dell’istituto ha affermato che la capacità di sviluppare cellule del sangue personalizzate e specifiche per il paziente prevederebbe le complicazioni dei trapianti da donatore a paziente, affronterebbe la carenza di donatori e aiuterebbe a correggere le cause alla base delle malattie del sangue.

Il prossimo passo, probabilmente entro cinque anni, è quello di condurre una sperimentazione clinica di fase uno per testare la sicurezza dell’uso delle cellule coltivate in laboratorio negli esseri umani.

Fonte: Nature Biotechnology

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