Stretta della Commissione Europea contro il fumo: proposto il divieto in spazi esterni e semi-aperti (anche per le sigarette elettroniche)

La Commissione Europea vuole rafforzare le misure contro il fumo, estendendo il divieto a terrazze di ristoranti e bar, parchi giochi e piscine

La Commissione Europea ha recentemente presentato una proposta che mira a rafforzare le misure contro il fumo e a raggiungere una “generazione senza tabacco” entro il 2040. Questa iniziativa rappresenta un passo avanti rispetto alle precedenti raccomandazioni del 2009, con l’obiettivo di ridurre il consumo di tabacco del 30% entro il 2025 e di abbassare la percentuale di fumatori nell’Unione Europea al 5%.

Tra le nuove misure proposte vi è l’estensione del divieto di fumo a spazi esterni e semi-aperti, come terrazze di ristoranti e bar, balconi, portici, nonché spazi pubblici frequentati da bambini, come parchi giochi e piscine.

Un aspetto innovativo della proposta è l’inclusione non solo del divieto di fumo tradizionale, ma anche di quello relativo a sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato (HTPS), oltre a dispositivi senza nicotina. Questa estensione nasce dalla crescente preoccupazione per i rischi posti dai nuovi prodotti che possono comunque incentivare l’abitudine al fumo specialmente tra i giovani.

Fondamentale anche ridurre al minimo il fumo passivo

La commissaria per la Salute, Stella Kyriakides, ha sottolineato l’importanza della prevenzione nel ridurre l’incidenza di malattie gravi come il cancro, le malattie cardiache e polmonari, per le quali il tabacco è uno dei principali fattori di rischio. Secondo Kyriakides, non esiste un livello sicuro di esposizione al fumo passivo ed è quindi fondamentale ridurre al minimo la presenza di fumo negli spazi pubblici per proteggere la salute dei cittadini, in particolare dei bambini e dei giovani.

La Commissione ha ricordato che il consumo di tabacco è responsabile di circa 700.000 morti ogni anno in Europa, molte delle quali legate all’esposizione al fumo passivo. Inoltre il fumo è la principale causa di cancro prevenibile, con il 27% dei tumori riconducibili all’uso di tabacco.

Nonostante le raccomandazioni dell’UE non siano giuridicamente vincolanti, esse forniscono un quadro di riferimento per gli Stati membri, che possono regolamentare autonomamente l’applicazione delle misure proposte. La Commissione ha evidenziato come l’attuazione delle raccomandazioni iniziali abbia già contribuito a una riduzione del consumo di tabacco tra il 2009 e il 2012, incoraggiando così l’adozione di ulteriori misure più restrittive per il futuro.

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Fonte: Commissione Europea

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